Fondi europei per la Pubblica Amministrazione: focus sul settore sanitario

Questo post, in sostanza, completa il post del 20 marzo scorso che proponeva una sorta di mappatura dei fondi europei per la Pubblica Amministrazione (PA). Quella mappatura era fortemente focalizzata sugli Enti Locali.
doctor-1149150_640Nel momento in cui si esaminano le opportunità di finanziamento per altre Istituzioni ed aree della PA è comodo, a fini espositivi, passare a una analisi settoriale dei fondi dell’UE.

Ampliando lo sguardo ad altre aree della PA in questo modo, pertanto, si può evidenziare che:

  • il sistema della giustizia può accedere ai finanziamenti del Programma “a gestione diretta” Justice e ad alcuni interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Governance e Capacità Istituzionale” 2014-2020 e del PON “Legalità”;
  • Università ed Enti pubblici di ricerca possono accedere alle molteplici linee di finanziamento del Programma Horizon 2020, ai finanziamenti di altri Programmi europei a sostegno della ricerca (su tutti il Programma Health, i Programmi “spaziali” Galielo e Copernicus, l’Iniziativa Ambient Assisted Living), ad alcune linee di finanziamento dei Programmi regionali cofinanziati dai Fondi SIE (i POR FESR, i POR FSE e il PSR regionali cofinanziati dal FEASR) e del PON “Ricerca e Innovazione”, che interessa le 8 regioni del Mezzogiorno storico [1];
  • le scuole possono beneficiare dei finanziamenti del Programma Erasmus Plus e del PON Scuola;
  • gli assessori e i dirigenti/funzionari che si occupano di cultura possono accedere ai contributi del Programma Europa Creativa, ai contributi del POR FESR e del POR FSE e a quelli del PON “Cultura per lo sviluppo”, che interessa solo le 5 regioni in ritardo di sviluppo della programmazione 2014-2020 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • gli operatori pubblici impegnati nel miglioramento dei Servizi per l’Impiego (SPI), essendosi ormai di fatto esaurita l’esperienza del Programma Garanzia Giovani, possono contare soprattutto sui contributi del POR FSE, del PON Sperimentazione Politiche Attive del Lavoro (SPAO) e dell’Asse PROGRESS del Programma Employment and Social Innovation (EaSI);
  • gli operatori pubblici impegnati ai vari livelli nel miglioramento dei servizi socio-assistenziali e nella inclusione sociale dei meno fortunati o di individui oggetto di discriminazioni possono valorizzare le risorse finanziarie dei seguenti strumenti finanziari dell’UE: (i) Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza, (ii) Fondo di aiuti europei agli indigenti [2]. Possono anche accedere a finanziamenti dei POR FSE (Obiettivo Tematico – OT 9 “Inclusione sociale”) e al PON “Inclusione sociale” che interessa l’intero territorio nazionale. [3]

Se prendiamo in considerazione, più specificamente, le politiche per la tutela della salute e l’invecchiamento attivo, si possono individuare utili linee di finanziamento:

  • nell’Asse “Ricerca e Innovazione” dei POR FESR (OT 1 “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione”;
  • nell’Asse”ICT/Agenda digitale” dei POR FESR (OT 2 “Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in attuazione dell’Agenda digitale europea;
  • in alcune azioni dell’Agenda digitale europea e del PON “Governance e Capacità istituzionale” che finanziano la promozione della sanità digitale;
  • nel tema “Salute, evoluzione demografica e benessere” dell’Obiettivo Specifico “Societal Challenge” del Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020; [4]
  • nell’Obiettivo Specifico “Science with and for Society” (SwafS) di Horizon 2020;
  • nell’Asse PROGRESS del Programma Quadro per l’occupazione e l’innovazione sociale EaSI;
  • nel Programma Health [5];
  • nella Iniziativa Ambient Assisted Living (AAL) che sostiene lo sviluppo e l’utilizzo di nuove tecnologie per permettere agli anziani di vivere in autonomia e meglio in casa, migliorando le loro condizioni di vita.

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[1] Per una breve presentazione delle varie linee di finanziamento dell’UE che sostengono ricerca e sviluppo si rinvia a: Reillon V. (2015), Overview of EU Funds for research and innovation, European Parliamentary Research Service Think Tank.
[2] Il Fondo di aiuti europei agli indigenti (indicato con l’acronimo FEAD, dal suo nome in Inglese, ossia Fund for the European Aid to the most Deprived) è un programma particolare gestito dalla DG Employment, Social affairs and Inclusion della Commissione,
Viene attuato tramite Programmi nazionali che devono essere approvati dalla Commissione.
[3] Come è noto la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europeo (Fondi SIE), nel periodo 20104-2020, è imperniata su 11 Obiettivi Tematici (OT).
[4] Il nuovo Programma Quadro per la Ricerca 2014-2020 – Horizon 2020 – è un programma molto complesso.
Esso raccoglie l’eredità di tre distinti Programmi implementati nella programmazione 2007-2013, ossia: (i) il VII Programma Quadro di R&ST, (ii) la sezione dedicata all’innovazione del Programma CIP (Competitiveness and Innovation Programme); (iii) le attività dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.
Facendo riferimento alle indicazioni dell’Allegato II al Reg. (UE) N. 1291/2013 che ne presenta obiettivi e campi di applicazione, esso può essere suddiviso in sette Parti. In alcune linee guida, invece, si preferisce indicarlo come composto di 3 priorità generali (pilastri) e 4 priorità trasversali.
I tre “pilastri” di Horizon 2020, suddivisi ciascuno in vari “obiettivi specifici” (o “linee di finanziamento”), sono:
• Pilastro I (parte I) – Eccellenza scientifica,
• Pilastro II (parte II) – Leadership Industriale,
• Pilastro III (parte III) – Sfide per la società.

Altri due obiettivi specifici molto rilevanti sono: (i) “Scienza con e per la Società”, (ii) Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Per approfondimenti si rimanda a:
• il portale ufficiale del Programma: http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/
• il “Participant Portal”: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html
[5] Health 2014-2020 è il programma dell’UE volto a migliorare l’accesso dei cittadini europei ai sistemi sanitari e a prevenire le malattie, anche favorendo l’adozione di stili di vita più salutari.
Il programma finanzia progetti di ricerca selezionati principalmente attraverso il meccanismo delle calls for proposals.
Due aspetti di un certo rilievo da tenere in considerazione sono: (i) i progetti di ricerca devono essere informati all’idea generale che tutela della salute, prevenzione di malattie invalidanti e degenerative e invecchiamento attivo non sono solo obiettivi di politica pubblica rilevanti in sé, ma sono anche funzionali a elevare la produttività e la competitività dei sistemi produttivi europei (l’idea generale è che un lavoratore in buona salute, ceteris paribus, è più produttivo); (ii) i progetti devono parimenti recare evidenza del loro contributo indiretto al contenimento della spesa pubblica sanitaria.
Fra i soggetti ammissibili a beneficio, oltre a enti pubblici del comparto sanitario, Health annovera anche enti privati e gruppi di interesse che si occupano di politiche e sistemi connessi al comparto sanitario.

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