“Now I’m not looking for absolution
Forgiveness for the things I do
But before you come to any conclusions
Try walking in my shoes
Try walking in my shoes”
DEPECHE MODE – Walking in My Shoes
(“Songs of Faith and Devotion”, 1993, Track #2) [1]
I pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU e la formulazione dei Programmi 2021-2027
Questo breve post è inteso a ribadire che i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali debbono caratterizzarsi per una elevata coerenza “verticale” (pertinenza istituzionale) con il quadro generale di policy dell’UE.
Come rimarcavo nel post del 25 Maggio, sebbene formalmente la loro elaborazione sia ancorata al set di Obiettivi di Policy (5) e di Obiettivi Specifici (23 per il FESR e 13 per il FSE Plus) riportato nei Regolamenti, in sede di formulazione dei Programmi e di negoziato informale con i Servizi della Commissione sta emergendo sempre di più l’opportunità di tenere quali obiettivi sovraordinati i tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU, pilastri che sono stati confermati nell’importantissima Comunicazione del 2 Marzo u.s. sul “modello di crescita europeo” (ossia sulla “strategia di crescita” di lungo termine dell’UE). [2]
I pilastri “transizione verde”, “transizione digitale” e “inclusione e resilienza sociale” di Next Generation EU, pertanto, si possono considerare i capisaldi strategici sia del PNRR, sia dei Programmi Regionali (PR) cofinanziati dai Fondi Strutturali. Di conseguenza, nei PR andrebbero posti su un livello logico sovraordinato rispetto a quello degli Obiettivi di Policy (OP). Quest’ultima affermazione è stata oggetto di rilievi critici.
Vorrei precisare qui che, certamente, il disegno strategico dei Programmi deve essere imperniato su Obiettivi di Policy (OP) e Obiettivi Specifici (OS), come previsto dai Regolamenti.
Ciò detto, sarebbe opportuno, idealmente, collocare al di sopra degli OP un livello logico di Obiettivi coincidenti con i tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (NGEU), al fine di migliorare la coerenza (pertinenza) “verticale” dei Programmi con il quadro di politica economica europeo e, di riflesso, rendere più agevole il negoziato con i Servizi della Commissione (si veda la Figura 1).
Fig. 1 – I pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU e i livelli logici di obiettivi dei
Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027
Come si può osservare nella Figura:
• va sempre ricordato che, come rimarcato in vari post degli ultimi mesi, l’OP 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente” – inteso a rafforzare competitività e propensione all’innovazione dei sistemi produttivi europei – si può suddividere in due blocchi di policy (politica industriale regionale 2021-2027 e agenda digitale). Il primo blocco di policy, da un lato si può associare al pilastro “transizione verde” di NGEU in quanto uno degli obiettivi trasversali degli interventi è quello di contribuire al “greeening” dei processi produttivi (paradigma della economia circolare e della “clean factory”) e, dall’altro, al pilastro “transizione digitale” di NGEU. Gli interventi di ammodernamento degli impianti produttivi finanziati con finanza pubblica, infatti, sono sempre più basati su una crescente digitalizzazione dei processi produttivi e sul crescente uso di robot e di altri dispositivi dell’Intelligenza Artificiale (dispositivi per l’interazione uomo-macchina, software e sistemi per la modellazione 3D ad altri); [3]
• anche l’OP 3 “Un’Europa più connessa” si può associare al pilastro “transizione verde”, dal momento che, ormai, gli interventi di rafforzamento dei sistemi di trasporto sono sistematicamente orientati a un abbattimento del loro impatto ambientale (e, al contempo, si prosegue ad incentivare la produzione e l’acquisto di dispositivi e mezzi di trasporto “puliti”, sia per uso privato sia per il trasporto pubblico);
• l’OP 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini” si può associare a tutti i pilastri di NGEU, trattandosi di un obiettivo di politica economica trasversale. Esso, in sostanza, promuove un ulteriore potenziamento della rilevanza della progettazione integrata territoriale nei Programmi FESR 2021-2027 (anche se può concorrere al finanziamento dei progetti integrati territoriali anche FSE Plus). [4]
La pertinenza “verticale” dell’OP 1 (Competitività) dei Programmi FESR 2021-2027
Come avevo evidenziato nel post del 25 Aprile, facendo riferimento all’Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” e alla struttura dei Programmi Regionali FSE Plus, tutti i progetti finanziati devono certamente essere informati a un approccio “problem solving”, ma quando si tenta di accedere alle sovvenzioni dell’UE il quadro dei problemi da risolvere, piaccia o meno, è già stato delineato dalle Istituzioni dell’UE. Questa è l’essenza del concetto di pertinenza “verticale” (mainstreaming “verticale”) dei progetti europei. E’ per questo motivo che in sede di formulazione si deve tenere in debita considerazione il contesto di policy comunitario.
Mutatis mutandis lo stesso vale per i PR cofinanziati dal FESR ed anche per i singoli Obiettivi di Policy che ne sono i nodi nevralgici.
Ciascun OP e i Programmi nella loro interezza, inoltre, devono essere caratterizzati da una elevata pertinenza “orizzontale” (di natura più tecnica) con:
• Componenti e Investimenti del PNRR;
• le condizioni abilitanti (si veda la Figura 2).
Figura 2 – Pertinenza “verticale” ed “orizzontale” per l’OP 1 “Un’Europa più intelligente e competitiva”
La Figura 3 che chiude il post, a titolo di completezza, riassume le possibili sinergie fra gli OS dell’OP 1 “Un’Europa più intelligente e competitiva” e gli Investimenti delle due Componenti del PNRR maggiormente orientate a sostenere il rilancio della competitività del sistema produttivo nazionale:
• M1C2 Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, che si articola in sei investimenti;
• M4C2 Dalla ricerca all’impresa, che prevede tre blocchi strategici di intervento e undici investimenti. [5]
Figura 3 – Sinergie fra gli OS dell’OP 1 e gli Investimenti delle Componenti del PNRR più orientate a sostenere la competitività del sistema produttivo italiano (M1C2 e M4C2)
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[1] Il 26 Maggio sull’account ufficiale Twitter dei Depeche Mode è stata diffusa la notizia della prematura scomparsa di Andrew Fletcher – più noto come Andy “Fletch” Fletcher – co-fondatore e tastierista della band, che ha collaborato a tutti gli album pubblicati.
La notizia mi ha rattristato molto. A me i brani dei Depeche Mode, con le loro sonorità particolari – e spesso molto molto cupe – sono sempre piaciuti molto. Personalmente ho sempre considerato solo i Pink Floyd più grandi. Ho sempre messo i Depeche Mode anche avanti ad altre band mitiche quali i REM, i Linkin Park, i Guns ‘N Roses, i Simple Minds, gli Evanesce e i Cure.
RIP Andy “Fletch” Fletcher.
[2] Si veda la Comunicazione della Commissione COM(2022) 83 del 2.03.2022 “Verso un’economia verde, digitale resiliente: il nostro modello di crescita europeo”.
[3] In Italia si parla correntemente di “transizione 4.0” per indicare questa fase di passaggio a processi produttivi sempre più digitalizzati ed orientati ad una crescente automazione. A tale proposito, si ricorda che “Transizione 4.0” è uno degli ambiti di intervento della Componente M1C2 del PNRR, gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
[4] Come stabilito dal Reg. (UE) 2021/1058 su FESR e Fondo di Coesione, i cinque OS associati all’OP 1 sono:
OS 1.1. Ricerca e innovazione.
OS 1.2. Digitalizzazione dell’economia e della società.
OS 1.3. Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI.
OS 1.4 Sviluppare le competenze per la RIS3, la transizione industriale e l’imprenditorialità.
OS. 1.5 Connettività digitale.
I cinque OS appena richiamati, specialmente quando si ragiona sui Programmi Regionali, si possono riorganizzare in due grandi blocchi:
• la politica industriale 2021-2027 di una data regione, che include l’OS 1.1 Ricerca e Innovazione; l’OS 1.3 Crescita sostenibile e competitività delle PMI e l’OS 1.4 Competenze per la transizione industriale. Essa, nell’intero periodo 2021-2027, dovrà essere perseguita coerentemente con la Strategia di Specializzazione Intelligente (Research and Innovation Smart Specialisation Strategy – RIS3);
• l’agenda digitale regionale, che include l’OS 1.2 Digitalizzazione dell’economia e della società e l’OS 1.5 Connettività digitale (vedi Figura 4).
Figura 4 – I blocchi strategici dell’OP 1 dei PR FESR 2021-2027
Come illustrato in vari post degli ultimi mesi, la selezione degli interventi da inserire negli OS dell’Obiettivo di Policy 1 dovrà tenere ampiamente conto di:
• domini scientifico-tecnologici, traiettorie e interventi inseriti nelle Strategie di Specializzazione Intelligente (Research and Innovation Smart Specialisation Strategy – RIS3);
• Campi di intervento riportati nella tabella 1 dell’Allegato I al Reg. (UE) 2021/1060, ciascuno specificato da un Codice identificativo (in totale sono previsti 182 Campi di intervento, di cui ben 37 per l’Obiettivo di Policy 1). Non a caso l’Allegato V al Reg. (UE) 2021/1060, che reca il formulario da compilare per definire i Programmi 2021-2027 dispone di inserire una tabella in cui a fianco della colona Obiettivo Specifico è riportata la colonna Campo di intervento, o meglio il Codice identificativo.
[5] La Figura 5 richiama ambiti di intervento e Investimenti delle Componenti M1C2 e M4C2 del PNRR. E’ evidente come i vari investimenti delle due Componenti del PNRR appena richiamate siano ampiamente in linea con i cinque Obiettivi Specifici (OS) dell’OP 1 dei PR FESR
Figura 5 – Ambiti di intervento e Investimenti delle Componenti del PNRR più orientate a sostenere
la competitività del sistema produttivo italiano (M1C2 e M4C2)