1. Il 29 gennaio scorso la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato la prima Iniziativa rilevante del suo secondo mandato (Competitiveness Compass). [1]
2. La nuova Iniziativa Competitiveness Compass (bussola per la competitività) è ampiamente in linea con le direttrici del Rapporto Draghi sulle politiche dell’UE per il rilancio della competitività (The future of European competitiveness. Part A. A competitiveness strategy for Europe).
I termini di riferimento della bussola della competitività, infatti, sono i tre grandi problemi delineati dal Rapporto Draghi rilasciato a settembre 2024 (si veda la figura che segue):
• crescente ritardo innovativo rispetto a Cina e Stati Uniti;
• esigenza di trovare un punto di equilibrio tra decarbonizzazione di processi produttivi e prodotti e tutela/rilancio della competitività del sistema produttivo europeo;
• ridurre l’eccessiva dipendenza da forniture di Paesi Terzi di alcune materie prime (tema già al centro dell’Iniziativa “critical raw material” lanciata a marzo 2023), in modo da rafforzare l’autonomia economica dell’UE e potenziare l’intera autonomia strategica dell’UE, inclusa quella militare. [2]
3. Tale Iniziativa è imperniata, pertanto, su tre pilastri verticali (core areas) che vanno a contrastare ciascuno dei tre problemi di cui sopra.
A latere si pongono cinque catalizzatori orizzontali (horizontal enablers):
• misure regolatorie dei primi due enablers (semplificazione ed eliminazione delle barriere al mercato unico);
• le misure degli altri tre enablers volte a migliorare il finanziamento congiunto da parte dell’UE e degli Stati Membri delle politiche per la competitività e a rendere più coerenti con le nuove strategie di politica industriale quelle formative e le politiche attive del lavoro.
Fig. 1 – Obiettivi delle Core areas della bussola per la competitività
4. Per il primo e il secondo pilastro della bussola per la competitività si può delineare uno specifico “quadro logico” basato su:
• sub-aree strategiche di intervento (aree di intervento).
• Iniziative faro (flagship initiatives).
Il terzo pilastro Ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza (autonomia strategica) contiene un insieme così articolato di Iniziative faro che non è opportuno individuare un livello logico intermedio fra pilastro e Iniziative faro.
5. Il primo pilastro Chiudere il divario innovativo si può articolare in quattro aree di intervento strategiche, raggruppabili in due cluster (quello delle aree abilitanti e quello delle aree settoriali), come riassume lo schema che segue.
Fig. 2 – Aree di intervento strategiche del pilastro Closing the innovation gap
6. Il secondo pilastro Decarbonizzazione e competitività si può articolare in diverse aree di intervento strategiche, come riassume lo schema che segue.
Fra le varie aree di intervento spicca il Clean Industrial Deal che:
• riprende ampiamente le direttrici del Green Deal industrial plan varato il 1° febbraio 2023;
• si concentra, in particolare, su tre ambiti settoriali (metallurgia e siderurgia; chimica e automotive), ma ovviamente influenzerà anche le strategie di rilancio della competitività dei settori produttivi del primo pilastro della bussola per la competitività.
Fig. 3 – Sub-aree di intervento strategiche del pilastro Decarbonizzazione e competitività
7. Il terzo pilastro Ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza include le seguenti Iniziative faro:
• Partenariati per il commercio e gli investimenti puliti.
• Iniziativa di Cooperazione Energetica e Tecnologie Pulite Trans-mediterranee.
• Piattaforma di acquisto congiunto per Minerali Critici.
• Revisione delle Direttive sugli Appalti Pubblici.
• Libro bianco sul Futuro della Difesa Europea.
• Strategia per affrontare i rischi globali, climatici e non.
• Strategia per la Sicurezza Interna.
• Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico.
• Strategia sulla resilienza idrica.
*************
[1] European Commission (2025); A Competitiveness Compass for the EU; COM(2025) 30; 29.01.2025, final.
[2] Fontana O. (2025), Il Competitiveness Compass: molte ambizioni, qualche preoccupazione, Centro Studi sul Federalismo, Commenti N. 314, 4 febbraio 2025.