Author: Antonio Bonetti

Independent advisor on strategic planning, project management and fundraising, with 18 years of professional experience.

Nuove politiche per la competitività dell’UE e Clean Industrial Deal

Il post illustra obiettivi, settori di riferimento e business drivers del Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione Europea il 26 febbraio scorso, quale parte integrante del Competitiveness Compass. Il Clean Industrial Deal ha quali settori di riferimento: 1. Settori energivori e rilevanti per la competitività europea (metallurgia e siderurgia, industria chimica e automotive); 2. Settori clean-tech, ossia settori ex Net Zero Industry Act.

Tecnologie strategiche critiche per l’Europa della STEP e struttura del pilastro Colmare il divario innovativo del Competitiveness Compass

Il post pone in luce la coerenza delle tecnologie strategiche critiche della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP) – tutte knowledge intensive – con il primo pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività, presentata dalla Commissione il 29 gennaio scorso.
In estrema sintesi, ponendo a confronto le aree strategiche settoriali del primo pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività e i settori tecnologici della STEP emerge chiaramente come almeno il primo pilastro si pone assolutamente in continuità con la strategia di politica industriale già ampiamente delineata dal “Regolamento STEP”.

Rilancio della competitività in Europa. Il pilastro Colmare il divario innovativo del Competitiveness Compass

Il post presenta la struttura del Competitiveness Compass (bussola per la competitività), che sarà una sorta di base strategica di riferimento delle politiche pubbliche europee del secondo mandato della von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea (2024 – 2029).
La bussola per la competitività è articolata in tre pilastri e cinque enablers. I tre pilastri sono: (i) colmare il divario innovativo; (ii) decarbonizzazione e competitività; (iii) autonomia strategica dell’UE.
Il post, in particolare, illustra sinteticamente sub-aree strategiche di intervento e flagship initiatives (piani di azione) del primo pilastro Colmare il divario innovativo.

Gli interventi dei Fondi Strutturali per sostenere innovazione e competitività produttiva e i mutamenti della politica industriale europea

Il presente post è inteso a rimarcare che gli interventi dei PR FESR 21-27 per sostenere innovazione e competitività dei sistemi produttivi sono quelli per i quali, nei prossimi anni, si potrebbe registrare un autentico turn around, a causa dei poderosi mutamenti, già esperiti e attesi, della politica industriale dell’UE, che hanno già condizionato ampiamente la politica industriale italiana. Fra questi spicca l’Iniziativa sulle Strategic Technologies for Europe Platform – STEP.
A maggior ragione sembrano destinate a influenzare la politica industriale di Stati Membri e Regioni le proposte del Rapporto Draghi (settembre 2024) e la nuova Iniziativa Competitiveness Compass presentata in prima persona dalla presidente von der Leyen il 29 gennaio scorso.
I Programmi Regionali FESR 2021-2027, pertanto, potrebbero cambiare anche dopo la conclusione del “riesame intermedio” – da Regolamento generale sui Fondi Strutturali fissata al 31 marzo p.v. – a causa del Competitiveness Compass.

Mid Term Review dei Programmi Regionali FESR 2021-2027. La verifica della coerenza esterna dell’Obiettivo di Policy 1 su ricerca, innovazione e digitalizzazione

Il breve articolo propone una traccia per una analisi della coerenza esterna dell’Obiettivo di Policy 1 dei Programmi Regionali FESR 2021-2027 rispetto agli strumenti agevolativi nazionali a sostegno di R&S, innovazione e competitività del sistema produttivo. Per amor di completezza, tale analisi include anche l’Obiettivo Specifico 2.6 Economia circolare, dal momento che vi possono essere inseriti interventi intesi a rafforzare la propensione delle imprese al riuso di input produttivi e materiali di scarto.
L’analisi, assolutamente preliminare, evidenzia che gli Obiettivi Specifici dei PR FESR rispetto ai quali sono disponibili più strumenti alternativi di intervento sono l’OS 1.3 e anche l’OS 2.6 per l’ampio consolidamento, anche sull’abbrivio del Green Deal europeo e poi di REPowerEU, di strumenti che sostengono l’efficientamento energetico dei processi produttivi (si pensi in particolare al Piano Transizione 5.0 e al Fondo per la Transizione industriale, ambedue incardinati nel PNRR) e, più in generale, il loro greening e la propensione al riuso di input produttivi e scarti di lavorazione (si pensi alla Sezione tutela ambientale dei Contratti di Sviluppo, alla Nuova Sabatini Green, operativa dal 2023, e anche, di nuovo, al Fondo per la Transizione industriale).

Appunti 30.01.2025 – Competitiveness Compass

Il post rimarca che il Competitiveness Compass è destinato a segnare ampiamente il dibattito sulle politiche dell’UE post 2027. Peraltro, la sua portata strategica è tale che alcuni indirizzi andrebbero già presi in considerazione nell’ambito del riesame intermedio dei Programmi 2021-2027 cofinanziati dai Fondi Strutturali, di cui all’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060. In particolare, si profila una rilevante pertinenza del IV blocco dei c.d. “enablers” del Competitiveness Compass (blocco “Skills and Quality Jobs”) rispetto alla Priorità 1 “Occupazione” dei Programmi Regionali cofinanziati da FSE Plus e rispetto al Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro.

Il riesame intermedio dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali e la verifica in itinere del rispetto delle condizioni abilitanti

Il post evidenzia che nel corso dell’imminente riesame intermedio dei Programmi andrebbero riesaminate anche le c.d. condizioni abilitanti.
Infatti, anche laddove i criteri di valutazione delle condizioni abilitanti risultassero tutti rispettati al momento dell’approvazione di un dato Programma da parte della Commissione, i cambiamenti tecnologici incessanti della fase attuale, lo stato di “permanent crisis” che attanaglia il vecchio continente, i cambiamenti nelle priorità di politica economica – a livello europeo e nazionale – e, soprattutto, quelli legislativi, implicano l’esigenza di monitorare costantemente il rispetto dei criteri di valutazione.
In estrema sintesi, il riesame intermedio dei Programmi, dovrebbe essere preceduto logicamente dalla verifica della sussistenza, nella fase attuale, delle condizioni abilitanti, tenendo conto di: (i) modifiche nel quadro legislativo; (ii) modifiche nelle condizioni di contesto; (iii) stato di attuazione dei “piani di settore” intesi a garantire il rispetto delle condizioni abilitanti.

Il riesame intermedio dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali e la valutazione delle politiche pubbliche

Il post propone una riflessione sull’utilità della valutazione per un riesame intermedio dei Programmi davvero pertinente.
La Commissione ha rimarcato in diversi incontri pubblici che gli elementi di analisi disposti dall’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060 sul riesame intermedio non implicano l’esigenza di una autentica valutazione intermedia dei Programmi e che non è neanche richiesto di contrattualizzare dei valutatori indipendenti. Tuttavia, esaminando con cura l’art. 18 emerge chiaramente che, di fatto, una valutazione di medio termine dei Programmi (anche se “leggera” come raccomandato dalla Commissione), sarebbe senz’altro auspicabile.

Il 2025 sarà ricordato come “un anno vissuto pericolosamente” dalle Autorità di Gestione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali

Il post illustra le principali scadenze strategiche del 2025 per i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali. Due di queste – la presentazione da parte dell’Autorità di Gestione della valutazione sul riesame intermedio dei Programmi entro il 31 marzo e la verifica del rispetto della clausola di disimpegno automatico (“N+3”) entro il 31 dicembre – sono ampiamente attenzionate da tempo (anche per il fatto che sono previste dalla base regolamentare dei Fondi Strutturali).
La terza scadenza – che si dovrebbe collocare nel periodo maggio – giugno 2025 – riguarda la Commissione e concerne la presentazione delle proposte ufficiali sul Quadro Finanziario Pluriennale post 2027 e sui nuovi strumenti di finanziamento dell’UE.