Author: Antonio Bonetti

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Appunti 30.03.2025 – Il Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE

Il post presenta il sistema di finanza pubblica dell’UE e, più specificamente, ratio ed elementi nevralgici del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’UE.
Il QFP ha una grande valenza politica, in quanto la sua struttura – per il periodo di programmazione 2021-2027 articolata in 7 rubriche, 16 “policy cluster” e numerosi Programmi/dispositivi di spesa – fornisce di fatto l’intelaiatura strategica di tutte le politiche pubbliche europee.

Attivatori del Competitiveness Compass e dibattito sul Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE 2028-2034

Il post, muovendo da una breve analisi dei c.d. “attivatori” del Competitiveness Compass (bussola per la competitività presentata dalla Commissione il 29 gennaio 2025), rimarca che tale Iniziativa è destinata a segnare ampiamente il dibattito sulle politiche dell’UE post 2027 e anche la stessa struttura del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’UE per il periodo 2028-2034.
Infatti, la Comunicazione della Commissione COM(2025) 46 (“The road to the next MultiAnnual Financial Framework”), che reca le prime proposte di massima sul nuovo QFP, prevede di fatto tre cluster di spese, fra cui il Fondo per la Competitività richiamato a più riprese nella Comunicazione sulla bussola per la competitività: (i) un cluster basato su Piani nazionali con riforme e investimenti chiave (questi Piani, ovviamente, riecheggiano i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza); (ii) un cluster coincidente con il Fondo per la Competitività; (iii) un cluster inteso a rafforzare l’azione esterna dell’Unione.

Nuove politiche per la competitività dell’UE e Clean Industrial Deal

Il post illustra obiettivi, settori di riferimento e business drivers del Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione Europea il 26 febbraio scorso, quale parte integrante del Competitiveness Compass. Il Clean Industrial Deal ha quali settori di riferimento: 1. Settori energivori e rilevanti per la competitività europea (metallurgia e siderurgia, industria chimica e automotive); 2. Settori clean-tech, ossia settori ex Net Zero Industry Act.

Tecnologie strategiche critiche per l’Europa della STEP e struttura del pilastro Colmare il divario innovativo del Competitiveness Compass

Il post pone in luce la coerenza delle tecnologie strategiche critiche della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP) – tutte knowledge intensive – con il primo pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività, presentata dalla Commissione il 29 gennaio scorso.
In estrema sintesi, ponendo a confronto le aree strategiche settoriali del primo pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività e i settori tecnologici della STEP emerge chiaramente come almeno il primo pilastro si pone assolutamente in continuità con la strategia di politica industriale già ampiamente delineata dal “Regolamento STEP”.

Rilancio della competitività in Europa. Il pilastro Colmare il divario innovativo del Competitiveness Compass

Il post presenta la struttura del Competitiveness Compass (bussola per la competitività), che sarà una sorta di base strategica di riferimento delle politiche pubbliche europee del secondo mandato della von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea (2024 – 2029).
La bussola per la competitività è articolata in tre pilastri e cinque enablers. I tre pilastri sono: (i) colmare il divario innovativo; (ii) decarbonizzazione e competitività; (iii) autonomia strategica dell’UE.
Il post, in particolare, illustra sinteticamente sub-aree strategiche di intervento e flagship initiatives (piani di azione) del primo pilastro Colmare il divario innovativo.

Gli interventi dei Fondi Strutturali per sostenere innovazione e competitività produttiva e i mutamenti della politica industriale europea

Il presente post è inteso a rimarcare che gli interventi dei PR FESR 21-27 per sostenere innovazione e competitività dei sistemi produttivi sono quelli per i quali, nei prossimi anni, si potrebbe registrare un autentico turn around, a causa dei poderosi mutamenti, già esperiti e attesi, della politica industriale dell’UE, che hanno già condizionato ampiamente la politica industriale italiana. Fra questi spicca l’Iniziativa sulle Strategic Technologies for Europe Platform – STEP.
A maggior ragione sembrano destinate a influenzare la politica industriale di Stati Membri e Regioni le proposte del Rapporto Draghi (settembre 2024) e la nuova Iniziativa Competitiveness Compass presentata in prima persona dalla presidente von der Leyen il 29 gennaio scorso.
I Programmi Regionali FESR 2021-2027, pertanto, potrebbero cambiare anche dopo la conclusione del “riesame intermedio” – da Regolamento generale sui Fondi Strutturali fissata al 31 marzo p.v. – a causa del Competitiveness Compass.

Mid Term Review dei Programmi Regionali FESR 2021-2027. La verifica della coerenza esterna dell’Obiettivo di Policy 1 su ricerca, innovazione e digitalizzazione

Il breve articolo propone una traccia per una analisi della coerenza esterna dell’Obiettivo di Policy 1 dei Programmi Regionali FESR 2021-2027 rispetto agli strumenti agevolativi nazionali a sostegno di R&S, innovazione e competitività del sistema produttivo. Per amor di completezza, tale analisi include anche l’Obiettivo Specifico 2.6 Economia circolare, dal momento che vi possono essere inseriti interventi intesi a rafforzare la propensione delle imprese al riuso di input produttivi e materiali di scarto.
L’analisi, assolutamente preliminare, evidenzia che gli Obiettivi Specifici dei PR FESR rispetto ai quali sono disponibili più strumenti alternativi di intervento sono l’OS 1.3 e anche l’OS 2.6 per l’ampio consolidamento, anche sull’abbrivio del Green Deal europeo e poi di REPowerEU, di strumenti che sostengono l’efficientamento energetico dei processi produttivi (si pensi in particolare al Piano Transizione 5.0 e al Fondo per la Transizione industriale, ambedue incardinati nel PNRR) e, più in generale, il loro greening e la propensione al riuso di input produttivi e scarti di lavorazione (si pensi alla Sezione tutela ambientale dei Contratti di Sviluppo, alla Nuova Sabatini Green, operativa dal 2023, e anche, di nuovo, al Fondo per la Transizione industriale).

Appunti 30.01.2025 – Competitiveness Compass

Il post rimarca che il Competitiveness Compass è destinato a segnare ampiamente il dibattito sulle politiche dell’UE post 2027. Peraltro, la sua portata strategica è tale che alcuni indirizzi andrebbero già presi in considerazione nell’ambito del riesame intermedio dei Programmi 2021-2027 cofinanziati dai Fondi Strutturali, di cui all’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060. In particolare, si profila una rilevante pertinenza del IV blocco dei c.d. “enablers” del Competitiveness Compass (blocco “Skills and Quality Jobs”) rispetto alla Priorità 1 “Occupazione” dei Programmi Regionali cofinanziati da FSE Plus e rispetto al Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro.

Il riesame intermedio dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali e la verifica in itinere del rispetto delle condizioni abilitanti

Il post evidenzia che nel corso dell’imminente riesame intermedio dei Programmi andrebbero riesaminate anche le c.d. condizioni abilitanti.
Infatti, anche laddove i criteri di valutazione delle condizioni abilitanti risultassero tutti rispettati al momento dell’approvazione di un dato Programma da parte della Commissione, i cambiamenti tecnologici incessanti della fase attuale, lo stato di “permanent crisis” che attanaglia il vecchio continente, i cambiamenti nelle priorità di politica economica – a livello europeo e nazionale – e, soprattutto, quelli legislativi, implicano l’esigenza di monitorare costantemente il rispetto dei criteri di valutazione.
In estrema sintesi, il riesame intermedio dei Programmi, dovrebbe essere preceduto logicamente dalla verifica della sussistenza, nella fase attuale, delle condizioni abilitanti, tenendo conto di: (i) modifiche nel quadro legislativo; (ii) modifiche nelle condizioni di contesto; (iii) stato di attuazione dei “piani di settore” intesi a garantire il rispetto delle condizioni abilitanti.