FSE Plus 2021-2027, in continuità con le precedenti programmazioni, continuerà a sostenere la creazione di impresa. Questa scelta del legislatore europeo è condivisibile, ma Amministrazioni centrali e Regioni italiane dovrebbero ridefinire approcci e metodi utilizzati per sostenere la creazione di impresa. I capisaldi di un autentico processo di turnaround degli interventi di mentoring degli aspiranti imprenditori e di sostegno alla creazione di impresa dovrebbero essere l’approccio lean start-up quale approccio generale all’avvio di nuove imprese, la c.d. “educazione all’imprenditorialità” e, non ultimo, la promozione fra i neo-imprenditori di uno strumento per la gestione dei processi decisionali aziendali preliminare (e complementare) al business plan, ossia il Business Model Canvas (BMC).
Author: Antonio Bonetti
Independent advisor on strategic planning, project management and fundraising, with 18 years of professional experience.
Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 e “semestre europeo”
Il post evidenzia di nuovo come il “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 sarà fortemente condizionato dai Programmi Nazionali di Riforma elaborati ogni anno dagli Stati Membri nell’ambito del c.d. “semestre europeo” (il processo di controllo multilaterale dell’andamento macroeconomico e delle condizioni di stabilità delle finanze pubbliche degli Stati membri).
Il discutibile impianto del “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027
Il post propone una riflessione sui principali limiti dell’impianto del “nuovo” FSE Plus 2021-2027. In particolare evidenzia come FSE Plus 2021-2027, pensato come uno strumento multi-dimensionale per dare corso al “Pilastro Europeo dei Diritti Sociali”, non consideri quasi affatto rischi e opportunità legate al forte invecchiamento della popolazione europea. L’invecchiamento della popolazione si sta sempre più delineando come un classico problema/opportunità. Le persone più anziane, infatti, esprimono una domanda di servizi che sta stimolando, grazie alle opportunità dischiuse da dispositivi digitali, Internet of Things e robotica, nuove soluzioni a vecchi problemi, nuove soluzioni che combinano innovazioni tecnologiche e sociali. Le possibili conseguenze su sistemi di welfare e dinamiche del mercato del lavoro non possono non essere considerate dal “nuovo” FSE Plus.
Il Quadro Finanziario Pluriennale dell’UE 2021-2027 e il “nuovo” Fondo Sociale Europeo Plus
Il post rimarca che il “nuovo” FSE Plus 2021-2027 – un programma quadro in cui confluiranno più linee di finanziamento della programmazione in corso – sarà molto di più che non nel passato uno strumento “settoriale”, fortemente tarato sulla dimensione “sociale” della politica di coesione. Al tempo stesso, gli interventi saranno parimenti molto più condizionati dai Programmi Nazionali di Riforma varati nell’ambito del c.d. “semestre europeo”. La mia impressione è che, fin qui, il percorso partenariale nazionale di definizione dell’Accordo di Partenariato 2021-2027 non abbia tenuto adeguatamente in considerazione questi aspetti e, soprattutto, il fatto che il “nuovo” FSE Plus sul piano politico è molto di più che una semplice evoluzione del FSE come conosciuto finora.
Fondi Strutturali 2021-2027. Il percorso istituzionale in Italia per formulare il nuovo Accordo di Partenariato
Anche per il periodo 2021-2027 il documento strategico di riferimento, in tutti gli Stati membri dell’UE, per programmare gli interventi cofinanziati dai Fondo Strutturali sarà l’Accordo di Partenariato. Il post fornisce un breve resoconto del percorso istituzionale già sviluppato in Italia, a partire dal 27 marzo 2019, per formulare l’Accordo di Partenariato 2021-2027.
Fondi Strutturali 2021-2027. Gli scopi differenti di “opzioni di costo semplificate” e “forme di finanziamento non collegate ai costi”
Questo articolo, riprendendo il post del 10.10.2019, tenta di spiegare meglio gli scopi ben diversi di “opzioni di costo semplificate” e “finanziamenti legati ai risultati”. In estrema sintesi, le “opzioni di costo semplificate” vanno nella direzione di rafforzare la “velocità di spesa” (“capacità di spesa”) dei Programmi. I “finanziamenti non collegati ai costi delle operazioni pertinenti”, invece, corrispondono all’esigenza, a mio avviso ancora più stringente, di rafforzare la qualità della spesa cofinanziata dai Fondi Strutturali 2021-2027.
Il “nuovo” Fondo Sociale Europeo 2021-2027, gli interventi di inclusione sociale e la sperimentazione di “forme di finanziamento non collegate ai costi”
Il post discute dell’importante novità, nell’ambito delle forme di sostegno dei Fondi Strutturali, costituita dai finanziamenti legati ai risultati. E’ una forma di spesa del tutto innovativa prevista sia dal nuovo regolamento finanziario dell’UE – Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018 – sia dalla proposta di regolamento generale sui Fondi Strutturali per il periodo 2021-2027. Tale innovazione, a parere di chi scrive, dischiude delle prospettive molto interessanti per (i) un miglioramento generale degli interventi di inclusione sociale finanziati dal “nuovo” FSE Plus 2021-2027 (e non solo da questo); (ii) un maggiore orientamento dei progetti finanziati da tale forma di sostegno dei Fondi ai risultati e, non ultimo, (iii) un più ampio ricorso dei pubblici poteri, anche al di fuori del campo di azione dei Fondi Strutturali, a interventi di inclusione sociale e di lotta alla povertà informati ai principi della finanza di impatto.
La politica di coesione 2021-2027 di Ursula von der Leyen
La lettera di ‘affidamento di incarico’ che la neo-eletta presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha inviato alla neo-designata commissaria per le politiche di coesione Elisa Ferreira conferma l’approccio alla programmazione dei Fondi Strutturali 2021-2027 già espresso dalla Commissione con le sue proposte di maggio 2018.
Formulazione dei progetti orientata ai risultati e “serendipity”
La formulazione dei progetti se, opportunamente, orientata a risolvere i problemi dei destinatari finali, deve parimenti: (i) coinvolgere i destinatari finali nel processo di identificazione/formulazione, (ii) considerare il progetto non una “cianografia”, ma un processo.
Nel momento in cui si considera il progetto come un processo non deterministico, risulta naturale che eventualità criticità attuative possano condurre all’individuazione di soluzioni “non previste” e, quindi, innovative a dei problemi non previsti. Un progetto ben formulato è sempre conditio sine qua non per il suo successo, ma la “serendipity” può costituire, in modo inaspettato, un catalizzatore della sostenibilità dei risultati.
Metodi di formulazione dei progetti “planned activities” e approccio “Results-Based Management”
La formulazione dei progetti è fondata su un approccio di pianificazione strategica. Ma tale approccio dovrebbe muovere dai risultati desiderati (expected results) e da problemi e aspettative dei destinatari finali, come prevede il RBM approach, affermatosi nella seconda metà degli anni Novanta come ulteriore affinamento del Goal Oriented Project Planning (GOPP).
Il RBM approach si basa sulla logica di progettare “per obiettivi” e non per attività, privilegia una valutazione di impatto sin dalla fase di ideazione/formulazione degli interventi e sostiene un orientamento alla loro formulazione fortemente incentrata su problemi e desiderata dei destinatari (end beneficiaries).