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Il bando della Misura 7 del PSR Lazio sui Piani di Sviluppo dei Comuni

‹‹ progettare dovrebbe essere, in primo luogo,
un esercizio di modestia, o meglio, di mitezza ››
(Massimo Rossi, I progetti di sviluppo, 2004, p. 46)

Il bando della Misura 7 del PSR Lazio: prime riflessioni in attesa di approfondimenti

L’Autorità di Gestione (AdG) del PSR Lazio ha finalmente emanato l’avviso pubblico attuativo della Misura 7 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali” del PSR, che ho già trattato in diversi post nel corso del 2016.
Ad essere precisi, questo avviso – ex Determinazione G07996 del 7 giugno 2017 – è attuativo della Sottomisura 7.1 “Sostegno per la stesura e l’aggiornamento dei Piani di Sviluppo dei Comuni e dei villaggi rurali”, ma è parimenti la chiave di accesso per i Comuni del Lazio non interessati dall’approccio LEADER ad altri contributi della Misura 7 del PSR. Questo avviso, infatti, è finalizzato a “stimolare “lo sviluppo locale nelle zone rurali attraverso la predisposizione di Piani di Sviluppo dei Comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali e dei servizi comunali di base (in seguito indicati come Piano o Piani di Sviluppo) propedeutici alla successiva realizzazione di infrastrutture locali e di servizi locali di base nelle aree rurali, nonché al rinnovamento dei villaggi rurali e alle attività finalizzate al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi e paesaggi rurali” (si veda l’art. 1 dell’avviso e la nota di presentazione dello stesso sul portale LazioEuropa della Regione).

L’avviso puntualizza, inoltre, che “è riservato esclusivamente agli enti pubblici che parteciperanno alla programmazione nell’ambito dei Progetti Pubblici Integrati (PPI) del PSR Lazio 2014/2020, come specifico impegno da formalizzare nella domanda di finanziamento”.

Immagine ex Pixabay

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Una valutazione su questo bando e le sue possibilità di contribuire – nel medio termine – al miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali, richiede pertanto alcune considerazioni che vanno oltre i tecnicismi dello stesso e la scadenza del 15 settembre per la presentazione delle candidature.
La mia impressione è che il bando presenti delle criticità, ma mi riservo di effettuare un’analisi circostanziata dello stesso, prima di discuterle in post successivi. Certamente questo avviso è l’occasione giusta per dare concretamente corso alla Priorità 6 Inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle zone rurali del PSR – a mio avviso una delle più rilevanti alla luce dei forti divari di sviluppo inter-territoriali che caratterizzano il Lazio – e, in particolare all’approccio LEADER, come cerco di spiegare nel paragrafo che segue. [1]

L’obiettivo coesione territoriale del PSR e il ritardato avvio dell’approccio LEADER

Il bando della Misura 7 del PSR Lazio sconta, indirettamente, una prima criticità di natura formale.
È giunto il tempo, infatti, che finalmente la Regione Lazio faccia chiarezza una volta per tutte sulla querelle dei Gruppi di Azione Locale (GAL) ammessi a beneficio dei contributi della Misura 19 LEADER del PSR.
Com’è noto l’AdG ha selezionato i GAL ammissibili a beneficio nei tempi concordati dall’Italia con la Commissione Europea (entro il 29.10.2016), ma poi vi sono stati ricorsi che hanno bloccato l’intero procedimento amministrativo. Recenti dichiarazioni ufficiali dell’Assessore all’Agricoltura – fra le quali spicca la dichiarazione del 31.05.2017 riportata sul sito della Regione – attestano che, nonostante un pronunciamento del Consiglio di Stato, la Regione Lazio ha intenzione di confermare la graduatoria di merito ex Determinazione G12462 del 27.10.2016. E’ assolutamente tempo che l’Assessorato dia corso a questa dichiarazione sbloccando i contributi della Sottomisura 19.1 “Sostegno preparatorio” (alla formulazione dei Piani dei GAL) e delle altre Sottomisure attuative dell’approccio LEADER. Questo è importante per implementare una parte rilevante – sotto il profilo strategico – del PSR Lazio, ma è anche importante per fare definitiva chiarezza sulla Sottomisura 7.1 e sui Progetti Pubblici Integrati (PPI) attuativi degli interventi indicati nei Piani di Sviluppo dei Comuni. L’avviso oggetto di questo post conferma, infatti, che esso interessa solo quegli Enti localizzati “esclusivamente in tutti i territori non coperti dall’approccio LEADER” (territori ricadenti nelle zone C e D del Lazio). [2]
E quindi, è giunto il tempo che l’Assessorato chiarisca in via definitiva con i dovuti atti formali e la concessione dei finanziamenti quali sono i territori interessati dall’approccio LEADER.
Inoltre, questo definitivo chiarimento e i primi finanziamenti ai GAL ammissibili a beneficio e finanziabili sono strettamente necessari per i seguenti motivi:
• al momento è assolutamente ferma quella che doveva essere il secondo pilastro, complementare al LEADER, per contrastare la crescita negli squilibri regionali nei livelli di sviluppo, ossia la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI);
• i GAL, nella corrente programmazione, sono investiti da ulteriori e più complesse funzioni di gestione, monitoraggio e valutazione delle loro Piani di Sviluppo Locale (PSL). Questo, inevitabilmente, potrebbe comportare, almeno nella fase iniziale, un ulteriore rallentamento nell’attuazione dei PSL. [3]

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[1] La Priorità 6 del PSR è articolata in tre Focus Area (FA):
• FA 6A – favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l’occupazione;
• FA 6B – stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali;
• FA 6C – promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle TIC nelle zone rurali.
Quasi tutte le Sottomisure/operazioni della Misura 7 del PSR concorrono direttamente al raggiungimento degli obiettivi della FA 6B e, indirettamente, a quelli della FA 6A. La Sottomisura 7.1 incide direttamente sulla Focus Area 4A Salvaguardia e ripristino della biodiversità.
Si veda: PSR Lazio, p. 463 e paragrafo 11.3 (pp. 923-925).
[2] In merito all’attuazione dei PPI ricordo ai lettori il mio post “La Misura 7 del PSR Lazio, i Progetti Pubblici Integrati e i processi partecipatividel 25 Luglio 2016.

[3] L’art. 34.g del Reg. 1303/2013 dispone che i GAL debbano verificare l’attuazione dei loro PSL e implementare attività di valutazione specifiche inerenti i PSL e il loro contributo all’efficacia generale del PSR.
Ai sensi dell’art. 71 del Reg. 1305/2013, inoltre, i GAL devono regolarmente comunicare all’AdG e anche ai valutatori del PSR, le informazioni necessarie per il monitoraggio e la valutazione del PSR. Questo, ovviamente, sulla base di un sistema di raccolta delle informazioni e di indicatori stabiliti dai Regolamenti comunitari (si veda in particolare il Regolamento di attuazione della Commissione N. 808/2014 – e di documenti metodologici molto vincolanti. Sulla valutazione dell’approccio LEADER si vedano: European Evaluation Helpdesk for Rural Development – EC, Thematic Working Group 3: evaluation of LEADER/CLLD, May 2016; European Evaluation Helpdesk for Rural Development – EC, Assessment of RDP results: how to prepare for reporting on evaluation in 2017, September 2016.

 

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