La mappatura dei finanziamenti dell’UE si può fare in base a diversi criteri.
In primo luogo sono possbili varie classificazioni dei fondi europei a seconda degli ambiti di policy (ambiti settoriali) considerati, da quelli stabiliti autonomamente dagli esperti a quelli già stabiliti dal legislatore europeo, quali gli Obiettivi Tematici dei Fondi SIE.
Va poi considerata la principale classificazione dei fondi dell’UE, che si basa sul metodo di esecuzione degli interventi, per cui si possono distinguere tra Fondi/Programmi “a gestione diretta”, quali il famigerato Horizon 2020 e Fondi “a gestione concorrente” (in linea di massima i Fondi SIE). Due altre utili mappature fanno riferimento alle varie categorie di potenziali beneficiari e alle varie categorie di potenziali destinatari finali, ossia gli operatori che “ricevono” i benefici del progetto (persone fisiche o anche persone giuridiche).
Month: June 2015
I fondi europei come strumento di stabilizzazione delle aspettative. Ma non in Italia
Il post evidenzia due aspetti: (i) i fondi europei, specialmente quelli strutturali e per le politiche strutturali della pesca e in campo agricolo, possono contribuire fortemente a stabilizzare le aspettative degli operatori economici, in forza del principio di programmazione pluriennale di tali fondi; (ii) per come si sta sviluppano la programmazione 2014-2020 in Italia, sfortunatamente, si può esprimere il fondato dubbio che anche nel nuovo ciclo questa funzione di stabilizzazione delle aspettative sarà modesta.
Inevitabilmente, questo secondo aspetto inciderà negativamente sia sulla ripresa degli investimenti reali interni, sia sull’attrazione di investimenti dall’estero.
Presupposti e obiettivi di una corretta mappatura dei fondi europei
La mappatura dei finanziamenti dell’UE è funzionale a:
1. delineare un autentico approccio strategico ai finanziamenti dell’UE. La “riclassificazione” dei vari finanziamenti dell’UE è essenziale, infatti, sia per delineare un approccio strategico ai fondi dell’UE davvero efficace, sia per formulare proposte progettuali che possano corrispondere agli obiettivi di policy e ai criteri di selezione degli Enti finanziatori (Enti che possono andare dalle Direzioni Generali della Commissione agli Organismi Intermedi responsabili di parte degli interventi dei Programmi regionali);
2. formulare la matrice di finanziabilità delle organizzazioni (matrice di finanziabilità più generale che viene generata nell’ambito dell’approccio strategico ai fondi europei e tiene conto anche di fattori inerenti la vita propria delle organizzazioni) e la matrice di finanziabilità dei progetti.