Il post presenta un utile seminario dell’Associazione Italiana di Valutazione (AIV) sui Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) e sulla necessità di rafforzare il ruolo della valutazione per migliorare le politiche pubbliche (Lunedì 29 Marzo, ore 11.00 – 13.00). Con questo webinar, che mi annovera fra i relatori, i coordinatori del Gruppo Tematico “Valutazione Politiche e Programmi Comunitari” – Simona Cristiano, Virgilio Buscemi e Fabrizio Tenna – accendono i riflettori su un tema tanto importante quanto, almeno fin qui, trascurato nel dibattito italiano sul PNRR. Spero che i 25 lettori di questo blog lunedì 29 Marzo abbiano modo di seguire questo interessante seminario organizzato dall’AIV.
Month: March 2021
Fondi Strutturali, Next Generation EU e Recovery Plan. Intervista all’esperto senior Vito Vacca
Questo post riporta una intervista all’esperto indipendente Vito Vacca, che vanta una lunga esperienza, anche in campo internazionale, in materia di politiche pubbliche e di fondi europei. In questa intervista egli sviluppa delle autorevoli riflessioni su Next Generation EU e sui Fondi Strutturali 21-27, partendo da alcune domande volte a capire meglio, con il suo gradito contributo, alcuni aspetti critici del Reg. (UE) 2021/241 che disciplinerà il principale dispositivo di spesa di Next Generation EU – il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza – e, di riflesso i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza.
Next Generation EU: alcune critiche al “quadro logico” dei Recovery Plan
Il post illustra alcune criticità del possibile “quadro logico” dei Recovery Plan come emerge dal Reg. (UE) 2021/241 sul Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (che molti, in Italia, si ostinano a chiamare “Recovery Fund”). Il Regolamento, infatti, elenca un numero troppo elevato di obiettivi generali, non indica un obiettivo specifico e, soprattutto, non delinea una serie di nessi causali che da un lato leghino obiettivi “operativi”, obiettivo specifico e impatti attesi di lungo termine e, al tempo stesso, illustrino la ratio dell’assegnazione degli strumenti di policy agli obiettivi. A fronte di queste carenze della base normativa, vi è il fondato rischio che possa essere alquanto debole anche il “quadro logico” dei Recovery Plan.