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Il Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Lazio e l’approccio LEADER

«Heaven’s dreaming
Thoughtless thoughts, my friends
We know we’ll be ghosts again»
DEPECHE MODE
Ghosts Again (2023) [1]

La Politica Agricola Comune (PAC), come argomentato in alcuni post pubblicati negli ultimi tre mesi del 2022, fra le grandi politiche dell’UE è certamente quella che registra, per il periodo di programmazione europea in corso, le novità più rilevanti, richiamate in termini molto sintetici nella figura 1.
Sebbene la trama di fondo dell’approccio LEADER venga conservata, anche per questa particolare tipologia di intervento si registrano varie interessanti novità, su cui proporrò più post, in quanto capire bene l’approccio LEADER significa capire bene i tratti fondamentali di strategie di progettazione integrata territoriale informate a principi di democrazia partecipativa.

Figura 1 – Le principali innovazioni della PAC 2023-2027

Per il periodo 2023-2027 gli interventi a sostegno dello sviluppo rurale non vengono più realizzati nell’ambito di Programmi di Sviluppo Rurale regionali (PSR), bensì vengono attuati nell’ambito di Piani Strategici nazionali per la PAC (PSP). Il PSP dell’Italia è stato approvato dalla Commissione Europea il 2 Dicembre 2022.
Gli interventi per lo sviluppo rurale – elencati nell’art. 69 del nuovo Regolamento generale sulla PAC, ossia il Reg. (UE) 2021/2115 che, in particolare, disciplina i PSP – vengono attuati nell’ambito dei c.d. Complementi regionali per lo Sviluppo Rurale (CSR), che costituiscono una sorta di “documenti attuativi regionali” del PSP, aventi per oggetto, appunto, le azioni della PAC a sostegno dello sviluppo rurale.
Il CSR della Regione Lazio è stato approvato con DGR N. 15/2023 del 12 Gennaio e pubblicato sul BUR Lazio N. 6/2023 del 19 Gennaio 2023.
Prevede due interventi per realizzare l’approccio LEADER:
SRG05 – Supporto preparatorio LEADER (sostegno alla preparazione delle strategie), che riprende, di fatto, la SottoMisura 19.1 dei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2022;
SRG06 – LEADER – Attuazione Strategie di Sviluppo Locale, che di fatto si pone in assoluta continuità con la SottoMisura 19.2 dei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2022.

Le due “schede di intervento” sul LEADER riportate nel CSR Lazio a mio parere rispecchiano molto bene sia gli elementi tradizionali di questo originale approccio alla progettazione integrata territoriale, sia i principali elementi di novità che lo interessano nel periodo 2023-2027.
La scheda sul Supporto preparatorio LEADER puntualizza che questo “è strettamente correlato ad una efficace ed efficiente attuazione dell’intervento LEADER” che richiede:
• l’elaborazione di Strategie di Sviluppo Locale (SSL) di qualità, le cui caratteristiche distintive – come descritte dal CSR – sono riportate in termini sintetici nella figura 2;
• una fattiva partecipazione degli attori pubblici e privati, organizzati in partnership locali;
• l’attivazione di strutture tecniche delle partnership locali con adeguate competenze (per assicurare un efficiente svolgimento delle attività operative di esecuzione, animazione e gestione delle operazioni pianificate nelle SSL).

Figura 2 – Le condizioni abilitanti di una attuazione ottimale dell’approccio LEADER
evidenziate dal Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Lazio

Nella figura 2 vengono posti in luce due aspetti rilevanti in qualsiasi esperienza di formulazione di strategie di sviluppo che interessano aree vaste:
le SSL devono interessare aree territoriali delimitate, caratterizzate da una elevata coerenza in termini geografici, sociali, economici e culturali; [2]
le SSL non debbono avere la pretesa di essere una sorta di piano di politica economica omnicomprensivo per l’area vasta interessata, bensì essere focalizzate su un numero ristretto di ambiti di policy (il CSR della Regione Lazio indica sei possibili ambiti tematici, fra cui sceglierne al più due e puntualizza che questi «tendono a valorizzare principalmente le nuove catene del valore rurale» e vanno intesi come «strumenti per disegnare SSL innovative, integrate e multisettoriali e non come obiettivi e/o risultati e/o tipologie di interventi ammissibili di LEADER»). [3]
I sei possibili ambiti tematici sono riportati nella figura che segue, raccolti in due cluster:
• un primo cluster include i due ambiti tematici che sono fortemente focalizzati sul sostegno al comparto dell’artigianato e alla competitività e alla diversificazione del sistema produttivo agricolo nelle aree rurali;
• un secondo cluster include gli altri quattro ambiti tematici, che sono tutti ampiamente orientati alla sperimentazione di pratiche di innovazione sociale, in cui delle “comunità” locali si auto-organizzano per tutelare e valorizzare i “beni comuni” del territorio.

Figura 3 – I due cluster degli ambiti tematici fra cui scegliere per formulare le Strategie di Sviluppo Locale

Come proverò ad illustrare nei prossimi post, l’allocazione degli ambiti di policy in due cluster (figura 3) consente di delineare tre possibili indirizzi strategici di fondo delle SSL:
• uno più orientato a sostenere la competitività del sistema produttivo agricolo e dell’artigianato locale, che punta decisamente su diversificazione e potenziamento competitivo del settore agricolo locale;
• uno bilanciato, che include almeno uno dei due ambiti tematici direttamente serventi rispetto ad esigenze di rafforzamento della competitività dei sistemi produttivi agricoli ed uno del cluster degli ambiti tematici più orientati all’innovazione sociale e alla tutela dei “beni comuni”;
• uno più decisamente orientato all’innovazione sociale e al consolidamento nel tempo di “comunità” locali – di vario tipo – che si costituiscono e si consolidano via via con la missione di tutelare e valorizzare dei “beni comuni”. Questo indirizzo strategico si fonda sulla selezione di due dei quattro ambiti direttamente serventi rispetto a obiettivi di resilienza ed innovazione sociale.
Con riferimento all’ultimo indirizzo strategico va ricordato che la Commissione Europea in diversi documenti informali di presentazione del “nuovo” approccio LEADER 2023-2027 ha richiesto di rafforzare il suo elemento caratterizzante “innovazione” e, più specificamente, ha chiesto di dare maggiore spazio a progetti di innovazione sociale.
Inoltre, come indica chiaramente il CSR della Regione Lazio, gli interventi a sostegno della competitività del settore agricolo nell’ambito delle SSL 2023-2027 dovranno essere circoscritti e strettamente coerenti con il disegno strategico delle SSL.
Quanto sopra significa che, quale che sia l’indirizzo strategico scelto fra quelli di cui sopra, le SSL 2023-2027 che verranno ammesse a beneficio dovranno essere, molto più che nel passato, delle strategie di sviluppo territoriale che non si limitano a replicare delle linee strategiche generali a cui dà corso l’ADG regionale con la programmazione ordinaria e, soprattutto, molto più orientate all’innovazione. [4]

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Immagine ex Pixabay

Immagine ex Pixabay

[1] E’ stato rilasciato ieri “Ghosts Again”, il primo estratto dal nuovo CD/album di inediti dei Depeche Mode che verrà pubblicato il prossimo 17 Marzo. Il fatto che il nuovo CD sia stato realizzato negli anni della pandemia e la scomparsa a Maggio dell’anno scorso di uno dei cofondatori della band – Andy “Fletch” Fletcher – hanno certamente influito sulla scelta del titolo particolarmente cupo del nuovo CD (“Memento Mori”). Testo e video di “Ghosts Again” – già disponibili su Lyrics – testimoniano chiaramente che questo primo estratto sia un omaggio a Andy Fletcher.
[2] Va ricordato che la stessa base normativa europea conferma la necessità di applicare l’approccio LEADER ad aree territoriali delimitate, ma rispetto al periodo 2014-2022 viene meno il vincolo sulla popolazione ivi residente (per il precedente periodo di programmazione era previsto che la popolazione interessata da SSL dovesse essere compresa fra i 10.000 e i 150.000 abitanti). La Regione Lazio, sebbene sia decaduto il vincolo normative sui limiti di popolazione ammissibili, li ha confermati e li ha innalzati dal momento che è previsto che la popolazione interessata da SSL a valere della SRG06 sia compresa fra un minimo di 50.000 e un massimo di 200.000 abitanti.
[3] Per il periodo di programmazione 2014-2020 era lo stesso Accordo di Partenariato a definire il menu 11 ambiti di policy fra cui scegliere per definire delle Strategie di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo. Al più potevano essere scelti tre ambiti tematici.
Il CSR della Regione Lazio, pertanto, va nella direzione di rafforzare la concentrazione tematica delle SSL formulate e attuate con l’approccio LEADER.
[4] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca dell’associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab “Politica di sviluppo locale e Strategia Nazionale per le Aree Interne”. Le analisi qui proposte saranno discusse più ampiamente con colleghe e colleghi dell’Associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab il prossimo 20 Febbraio, nel pomeriggio, nell’ambito di un seminario divulgativo interno.

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