Sul portale della Commissione Europea è stata pubblicata la lettera di ‘affidamento di incarico’ che la neo-eletta presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha inviato alla neo-designata commissaria per le politiche di coesione Elisa Ferreira. [1]
Mi hanno colpito due cose che, a mio modesto avviso, dovrebbero essere tenute in considerazione nel corso del negoziato sulla politica di coesione post 2020:
1. la neo-commissaria viene indicata come responsabile per le politiche di coesione e le riforme (a me pare che questo confermi il rischio di un ulteriore ‘declassamento’ della politica regionale europea a politica servente rispetto a riforme nella gestione delle politiche ordinarie degli Stati e al rispetto dei principi – discutibili – di ‘sana governance economica’);
2. la sostanziale conferma delle indicazioni già espresse dalla Commissione con le proposte di regolamento sui Fondi Strutturali post 2020 rilasciate a maggio 2018 (non tenendo conto, quindi, delle tante richieste di miglioramento – condivisibili – avanzate dal Parlamento Europeo). [2]
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[1] Von der Leyen U. (2019), “Mission Letter to Commissioner-designate for Cohesion and Reforms Elisa Ferreira” (datata 10.09.2019).
[2] In merito si veda anche la più recente proposta di ‘negotiating box’ sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’UE avanzata dal Consiglio Europeo nel giugno 2019 che è stata al centro della discussione nel corso del Consiglio Affari Generali dell’UE del 16 settembre scorso.