L’analisi SWOT è considerata un autentico cardine del processo di pianificazione strategica delle aziende commerciali (l’acronimo SWOT richiama Strengths; Weaknesses, Opportunities e Threats).
Molteplici variabili potenzialmente rilevanti per la redditività di una impresa vengono esaminate e classificate in:
• fattori “interni” all’impresa vs fattori “esterni”,
• fattori positivi (“helpful”) vs fattori negativi (“harmful”). [1]
Mutatis mutandis essa si può applicare anche a un dato territorio per capire, interpretando i risultati dell’analisi statistico-economica:
• le vocazioni e i punti di forza “interni” (“endogeni” a quel territorio),
• i punti di debolezza “interni” (e i gap relativi rispetto ad altri territori),
• i rischi legati a “fattori esterni”, e
• le opportunità.
L’analisi SWOT, in sede di formulazione di progetti di sviluppo socio-economico o di programmi di policy, costituisce, de facto, il passo successivo all’analisi di contesto.
Essa conduce alla definizione di due cluster di “punti SWOT” che si possono riassumere in una semplice tavola sinottica (la Matrice SWOT riportata nella Figura che segue):
• Strengths (punti di forza) e Weaknesses (punti di debolezza) che risultano “interni” al territorio;
• Opportunities (opportunità) e Threats (minacce) che risultano “esterni” al territorio (e, quindi a un piano di sviluppo locale o anche ai Programmi Regionali cofinanziati dai Fondi Strutturali). Fra opportunità e minacce, quindi, si annoverano variabili socio-economiche e/o elementi strategici su cui non si riesce ad incidere direttamente con interventi di policy e/o progetti di sviluppo socio-economico. [2]
Sulla base dei “punti SWOT”, come si evince dalla Figura, viene in genere operata la gerarchizzazione dei “fabbisogni” (domande di intervento dei destinatari finali).
L’analisi SWOT, pertanto, è molto utile anche per migliorare la formulazione dei piani di sviluppo socio-economico e anche quella dei programmi complessi di politica economica, di durata pluriennale. Non a caso è sempre stata ampiamente usata per migliorare la formulazione dei Programmi Nazionali e Regionali cofinanziati dai Fondi Strutturali ed i Piani di Sviluppo Rurale (PSR) cofinanziati dall’UE nell’ambito del II Pilastro della PAC (interventi a sostegno dello sviluppo rurale).
Questa analisi è stata una volta di più ampiamente usata dagli esperti della Rete Rurale Nazionale per definire il “quadro logico” del nuovo Piano Strategico Nazionale che verrà finanziato dalla PAC 2023-2027. Invece, sembra quasi che sia stata un po’ dimenticata sia da decisori politici e dirigenti delle Amministrazioni impegnati nella formulazione dei Programmi Regionali del periodo 2021-2027, sia dai vari esperti che si occupano di Fondi Strutturali.
Nonostante i limiti di questo tipo di analisi, il mio parere è che almeno per ciascun Obiettivo di Policy (OP) dei Programmi 2021-2027 si dovrebbe elaborare un’analisi SWOT sulla base delle risultanze dell’analisi del contesto socio-economico, delle indicazioni sulle problematiche più pressanti della regione di decisori politici e dirigenti/funzionari regionali e, non ultimo, di quelle dei vari portatori di interesse.
Aggiungo in merito che, inter alia, una analisi SWOT ben fatta, per ciascun OP, si può riportare in una pagina. Questo significa che anche i decisori politici – che per vari motivi non hanno il tempo di leggere documenti tecnici molto lunghi – gradiranno molto avere uno strumento di supporto alle decisioni così sintetico.
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[1] Per tutti si veda: FRIEND G., ZHELE S. (2009); Guide to business Planning, The Economist Publishing. 2nd edition.
[2] I pilastri della definizione della Matrice SWOT sono fondamentalmente due:
• Punti di forza (S) e Punti di debolezza (W) si esaminano sulla base di analisi retrospettive (serie storiche di variabili rilevanti, studi economici generali e settoriali, “lezioni dell’esperienza” di precedenti programmazioni). Invece, Opportunità (O) e Rischi (T) si definiscono sulla base di analisi strategiche previsionali;
• Opportunità (O) e Punti di forza (S) sono considerate leve strategiche per contrastare Punti di debolezza (W) e Minacce (T).