Marketing territoriale e turismo delle persone anziane nelle zone rurali del Lazio

Tradizionalmente i PSR regionali e, segnatamente, i Piani di Sviluppo Locale (PSL) ex approccio LEADER hanno avuto sempre un ruolo importante nel sostenere strategie di marketing territoriale e di attrazione di nuovi segmenti di turisti in zone interne capaci di valorizzare in chiave turistica i loro attrattori culturali e naturalistici.

Così come il dibattito su diversificazione di aziende agricole e sviluppo rurale si è progressivamente spostato sempre di più da un concetto di multifunzionalità, inteso soprattutto come tutela dell’ambiente e del territorio, ad un concetto di “agricoltura sociale”, intendendosi con questa espressione la capacità del settore primario di offrire anche servizi socio-assistenziali e di inclusione, così anche il dibattito sull’attrazione di turisti nelle zone rurali si va progressivamente sganciando dal paradigma del turismo “verde”.

Sempre di più l’attenzione delle strategie di attrazione turistica nelle zone rurali, infatti, si è spostata da un turismo “verde”, in cui i viaggiatori vogliono godere di “paesaggi incontaminati”, a nuove offerte in cui i turisti apprezzano la “autenticità” dei luoghi e delle relazioni (Salvatore 2006, Lindholm 2008) e la “lentezza” (Dickinson, Lumsdon 2010, Salvatore 2013).
Nella fase attuale l’offerta turistica nelle zone rurali si va concentrando sulle esigenze delle persone più anziane, per vari motivi. Il principale è il forte trend di invecchiamento della popolazione in tutta Europa, che interessa in misura particolarmente accentuata l’Italia. E’ naturale che questo implica parimenti l’apertura di nuovi mercati per le innovazioni tecnologiche e di prodotto, per la produzione e l’erogazione di servizi socio-assistenziali mirati e anche per le destinazioni turistiche, tant’è che si parla apertamente ormai di una autentica “silver economy”.
Le persone più anziane, inoltre, sono più attente ai ritmi meno frenetici delle zone rurali, a condizioni climatiche e di vita più salubri e anche agli attrattori culturali e paesistici dei luoghi. [1]

Quanto sopra implica parimenti che Autorità di Gestione del PSR Lazio, GAL che saranno selezionati ex Misura 19 del PSR Lazio, Enti Locali e organizzazioni a supporto delle sviluppo economico – in primis le Camere di Commercio – avranno anche un ruolo importante nel guidare gli operatori economici verso una migliore valorizzazione delle opportunità che la “silver economy” dischiude anche nelle zone rurali, finanche implementando avvisi pubblici di sostegno alla creazione e al consolidamento di imprese impegnate nell’erogazione di servizi innovativi sia per le persone anziane residenti, sia per il crescente numero di turisti più anziani. [2]

Le Sottomisure/operazioni del PSR Lazio che maggiormente si prestano alla formulazione di una autentica strategia di attrazione di turisti più anziani sono:
• la Sottomisura/operazione 7.4.1 “Supporto agli investimenti nella creazione, miglioramento o espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale” e la Sottomisura/operazione 7.5.1 “Investimenti per uso pubblico in infrastrutture ricreative, informazione turistica e infrastrutture turistiche su piccola scala” già presentate nel post del 20 giugno scorso;
• la Sottomisura/operazione 7.7 “Sostegno a investimenti finalizzati alla rilocalizzazione di attività e alla riconversione di fabbricati o altri impianti situati all’interno o nelle vicinanze di centri rurali, al fine di migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali del territorio interessato” [3];
• l’operazione 6.4.1 “Diversificazione delle aziende agricole” (una delle due operazioni della Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”);
• la Sottomisura/operazione 16.9.1 “Diversificazione agricola in attività sanitarie, di integrazione sociale, agricoltura per comunità e/o educazione ambientale/alimentare”. [4]

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[1] La diversificazione produttiva di aziende agricole ed aree rurali verso la produzione di servizi ambientali e connessi servizi turistici è legata, in generale, al minore costo delle abitazioni nelle aree rurali, alla progressiva maggiore disponibilità a pagare per certi servizi, ma anche alla dotazione peculiare delle aree rurali di beni relazionali particolari, quali appunto stili di vita più semplici, maggiori relazioni inter-personali (senso di comunità), tempi di vita meno stressanti. Si vedano: Di Iacovo L. (2004), Welfare rigenerativo e nuove forme di dialogo nel “rururbano” toscano, in “Rivista di Economia Agraria”, n. 4/2004; Salvatore R. (2006), Alla riscoperta della “autenticità perduta” al ruolo dell’immateriale nei processi di sviluppo economico, in Battisti F.M. (a cura di), Identità e sviluppo locale, Lulu Press, New York; Salvatore R. (2013), Turismo lento come pratica di sostenibilità innovativa, in “Culture della sostenibilità”, Anno VI, N 12/2013; Lindholm C. (2008), Culture and authenticity, Backwell, Oxford; Dickinson J.E., Lumsdon L. (2010), Slow travel and tourism, Earthscan, London,
[2] La crescente attenzione per esigenze specifiche ed opportunità del c.d. “silver tourism” sono confermate dal progetto triennale ALHTOUR (Assisted Living Technologies for the Health Tourism sector) cofinanziato dal Programma Horizon 2020 con circa 1,2 milioni di Euro, che annovera fra i partner le Università di Lisbona, di Lovanio, di Maastricht e di Macerata.
L’obiettivo del progetto non è tanto di contribuire a sperimentare e sviluppare tecnologie e servizi innovativi per i turisti più anziani e/o quelli malati (quantunque lo sviluppo di tecnologie per il c.d. “independent living” sia uno degli strand principali del progetto), quanto quello di sviluppare un modello innovativo – sia sotto il profilo imprenditoriale sia sotto quello sociale – per il turismo delle persone anziane.
[3] La Sottomisura/operazione 7.7 del PSR è particolarmente interessante, ma per ora appare anche una Sottomisura tutta da costruire attraverso i bandi di attuazione. La “scheda” inerente questa operazione riportata nel PSR, infatti, non fornisce alcuna indicazione sulla destinazione di uso degli edifici rurali e altri edifici che verranno riqualificati.
workshopQuesta è una Sottomisura/operazione particolarmente importante per gli Enti Locali dal momento che è prevista l’integrale copertura con risorse pubbliche del PSR dei costi ammissibili. Va ricordato anche che gli interventi finanziati da questa Sottomisura/operazione dovranno essere obbligatoriamente inseriti nell’ambito di Progetti Pubblici Integrati (PPI).
[4] Avrò il piacere di approfondire alcuni di questi temi nel corso del Seminario del CEIDASviluppo locale e servizi di welfare nelle zone rurali:i finanziamenti dei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 per gli Enti Locali” (Roma, 10 e 11 ottobre p.v.)

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