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Missione e tratti caratterizzanti dell’offerta formativa degli ITS Academy

 

1. Negli ultimi post ho ampiamente rimarcato l’importanza delle Misure della Componente del PNRR M4C1 Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università per il consolidamento del sistema di istruzione tecnica terziaria.
Ne è chiara testimonianza la L. 99/2022 (“Istituzione del Sistema terziario di Istruzione Tecnologica Superiore”), che ha ampiamente ridefinito missione, modelli di gestione e offerta formativa degli ex Istituti Tecnici Superiori, ribattezzandoli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). Essa si può considerare, infatti, un lascito diretto della Riforma M4C1.1 R 1.2 Riforma del sistema ITS del PNRR. [1]
2. L’art. 2(1) della L. 99/2022 definisce la missione degli ITS Academy nei seguenti termini:
• potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico professionali, allo scopo di contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente (i) la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro, che condiziona lo sviluppo delle imprese, (ii) assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione alle aree tecnologiche considerate strategiche nell’ambito delle politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica;
• sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e l’informazione delle loro famiglie, l’aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico professionali della scuola e della formazione professionale, le politiche attive del lavoro, soprattutto per quanto attiene alla transizione dei giovani nel mondo del lavoro, la formazione continua dei lavoratori tecnici altamente specializzati, nel quadro dell’apprendimento permanente per tutto il corso della vita, e il trasferimento tecnologico, soprattutto nei riguardi delle piccole e medie imprese.
L’art. 2(2) puntualizza anche che “costituisce priorità strategica degli ITS Academy la formazione professionalizzante di tecnici superiori per soddisfare i fabbisogni formativi in relazione alla transizione digitale (anche ai fini dell’espansione dei servizi digitali negli ambiti dell’identità, dell’autenticazione, della sanità e della giustizia), all’innovazione, alla competitività e alla cultura, alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica nonché alle infrastrutture per la mobilità sostenibile”.
3. Gli ITS Academy possono svolgere la loro attività formativa in una delle 10 aree tecnologiche disposte dal DM 203/2023 (Decreto rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – MIM – il 20 ottobre 2023), a condizione che nella provincia dove essi operano non ve ne siano già altri operanti nella stessa area. [2]
L’art. 3(5) dispone anche che essi possono fare riferimento anche a più di un’area, a condizione che nelle medesime aree non operino altri ITS Academy localizzati nella stessa regione.
4. I principali elementi che caratterizzano l’offerta formativa degli ITS Academy (evidenziati in modo sintetico nello schema che segue) sono:
• i percorsi formativi – articolati in moduli – si possono strutturare su due livelli: (i) percorsi di V livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente ex Raccomandazione 2017/C 189/03 del Consiglio del 22 maggio 2017 (European Qualification Framework – EQF), che devono avere una durata di 4 semestri per almeno 1.800 ore di formazione (i discenti, al termine, conseguiranno il Diploma di specializzazione per le tecnologie applicate); (ii) percorsi di VI livello EQF che devono avere una durata di almeno 6 semestri per 3.000 ore di formazione (i discenti, al termine, conseguiranno il Diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate); [3]
• ciascun semestre include attività teoriche, pratiche di laboratorio e almeno il 35% del monte orario complessivo deve essere obbligatoriamente svolto attraverso stage aziendali e tirocini formativi (possono essere svolti anche all’estero e sono sostenuti da borse di studio);
• almeno il 60% dell’attività formativa deve essere svolto da docenti, ricercatori ed esperti reclutati nel mondo del lavoro, compresi gli enti di ricerca privata, che, come chiarisce l’art. 5(5) della L. 99/2022, sono in possesso di “una specifica esperienza professionale, maturata per almeno tre anni, in settori produttivi correlabili all’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy, nonché tra esperti che operano nei settori dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertarne la maturata esperienza nel settore”. [4]

Fig. 1 – Tratti caratterizzanti l’offerta formativa degli ITS Academy

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[1] Lo schema che segue sintetizza l’evoluzione della normativa sul componente “terziaria” del sistema professionalizzante.
Oltra alla riforma del sistema ITS varata sull’abbrivio del PNRR (imperniata sulla L. 99/2022 del 15 luglio 2022 e su 19 Decreti attuativi, fra cui spica il DM 203/2023 che ha ridefinito aree tecnologiche, ambiti e filiere nazionali di riferimento degli ITS Academy), vanno anche ricordati due provvedimenti recenti intesi a rafforzare ulteriormente gli ITS Academy e l’intera “filiera lunga tecnico-professionale”:
• l’art. 13 del DL 19/2024 del 2.03.2024 (DL PNRR-quater), convertito con L. 56/2024 del 29.04.2024, modifica alcune disposizioni della L. 99/2022 per garantire il raggiungimento dei target previsti per gli interventi del PNRR volti a sostenere riforma ed efficacia del sistema degli ITS;
• la L. 121/2024 “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale” (pubblicata sulla GU 196/2024 del 22 agosto u.s.), che introduce nel sistema di istruzione e formazione i “percorsi quadriennali sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado”.

Fig. 2 – Evoluzione della base normativa della componente “terziaria” del sistema professionalizzante

[2] Le aree tecnologiche di riferimento per i percorsi formativi sono state portate dalle 6 che erano state definite prima dall’art. 7 del DPCM del 25 gennaio 2008 e poi dal DM 7 settembre 2011 (rilasciato dall’allora Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) alle 10 di cui al DM 203/2023, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – MIM – il 20 ottobre 2023.

Fig. 3 – Aree tecnologiche degli ITS Academy ex DM 203/2023

[3] Sui meccanismi di valutazione finale e sui crediti per la certificazione delle competenze acquisite si veda l’art. 6 della L. 99/2022.
[4] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca dell’Associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab “Le politiche e i fondi dell’UE (nella programmazione 2021-2027)”, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione del 20 marzo 2023.

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