Nuove politiche per la competitività dell’UE e Clean Industrial Deal

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1. Ieri – 19 marzo – la Commissione ha presentato il Piano di azione per la siderurgia e la metallurgia. Tale Piano è parte integrante del Competitiveness Compass (bussola per la competitività), segnatamente del suo secondo pilastro “Decarbonizzazione e competitività”. [1]
La nuova Iniziativa Competitiveness Compass, come evidenziato negli ultimi post, è imperniata su tre pilastri verticali (core areas) e relative Iniziative faro (si veda la figura che segue).

Fig. 1 – Obiettivi delle Core areas della bussola per la competitività

2. Il secondo pilastro “Decarbonizzazione e competitività” è fortemente ancorato alla nuova Iniziativa Clean Industrial Deal presentata dalla Commissione il 26 febbraio 2025, che detterà ampiamente il nuovo corso della politica industriale europea fino al termine del II mandato della von der Leyen alla guida della Commissione. Tale Iniziativa è volta a conciliare decarbonizzazione dei processi produttivi e tutela e rilancio della competitività dell’industria europea.
3. Il Clean Industrial Deal è assolutamente in linea con il percorso di greening della politica industriale europea (si veda la figura che segue), che annovera quali autentiche milestone:
• l’Iniziativa Green Deal Industrial Plan varata il 1° febbraio 2023;
• il Reg. (UE) 2024/795 del 29 febbraio 2024 sulla “Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa” (Strategic Technologies for Europe Platform – STEP) che è inteso a sostenere lo sviluppo delle tecnologie strategiche critiche per l’autonomia strategica dell’UE. [2]

Fig. 2 – Il percorso di greening della politica industriale europea

4. La figura che segue illustra come i settori di riferimento dell’Iniziativa siano settori fortemente energivori e/o particolarmente rilevanti per la solidità della base industriale del vecchio continente (automotive, chimica e siderurgia e metallurgia) e quelli del cluster della STEP sulle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse (in particolari i settori dell’Iniziativa sulle industrie europee “a zero emissioni nette”). [3]
Nella figura sono riportate anche le aree chiave di intervento (business drivers) del Clean Industrial Deal, fra cui assume una rilevanza centrale il Piano di azione per l’energia a prezzi accessibili, presentato lo stesso giorno. [4]
Il 26 febbraio la Commissione ha anche annunciato l’imminente varo di:
• il Circular Economy Act inteso a rafforzare la libera circolazione delle materie prime circolari e dei rifiuti;
• l’Industrial Decarbonisation Accelerator Act inteso ad incentivare la domanda di tecnologie pulite e prodotti decarbonizzati. [5]

Fig. 3 – Settori e aree di intervento strategiche (business drivers)
dell’Iniziativa Clean Industrial Deal

 

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[1] Si veda la Comunicazione A European Steel and Metals Action Plan (COM(2025) 125).
Si ricordi che il 5 marzo era stato presentato anche un Piano di azione per il settore automobilistico, basato su cinque aree chiave di intervento: (i) innovazione e digitalizzazione; (ii) mobilità sostenibile; (iii) competitività e resilienza della catena di approvvigionamento; (iv) competenze e dimensione sociale; (v) migliorare l’accesso al mercato, assicurare le condizioni di parità e garantire la nostra sicurezza economica.
[2] Sull’evoluzione della politica industriale dell’UE nello scorso decennio e in quello in corso, si veda: Vazquez Rivera J.A.; Weber M. (2024); Industrial policy: an EU policy in the making; in: European Court of Auditors (2024); EU industrial policy: a solution to various dilemmas; ECA Journal N. 2/2024, pp. 34-41.
Sul dibattito sulla c.d. “autonomia strategica” dell’UE e sulla sua politica industriale, si vedano: Eisl A. (2024); For a competitive European industrial policy; Notre Europe Institut Jacques Delors, Policy Paper N. 324, October 2024; European Parliamentary Research Service – EPRS (2024); EU Competitiveness: Issues and Challenges, PE 762.391 – September 2024.
[3] L’Iniziativa sulle industrie europee “a zero emissioni nette” era stata varata nel marzo 2023 ed è disciplinata dal Reg. (UE) 2024/1735 del 13.06.2024 che istituisce un quadro di misure per rafforzare l’ecosistema europeo di produzione di tecnologie a zero emissioni nette (Net Zero Industry Act).
[4] La figura che segue illustra i quattro pilastri e le otto azioni del Piano di azione per l’energia a prezzi accessibili.

Fig. 4 – Pilastri e azioni del Piano di azione per l’energia a prezzi accessibili

[5] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca dell’Associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab “Le politiche e i fondi dell’UE (nella programmazione 2021-2027)”, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione del 20 Marzo 2023.

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