Questo post pone in evidenza come la combinazione di azioni del terzo e del quarto Asse del PON Città Metropolitane possa consentire di finanziare interessanti progetti di innovazione sociale, ispirati a paradigmi emergenti nella gestione delle politiche sociali, quali “Housing First”, Community Hubs e Ambient Assisted Living.
Aree di governo, politiche pubbliche locali e nuove funzioni dei GAL
Il post chiarisce meglio quali siano le motivazioni alla base della proposta di fare una riflessione sul possibile ruolo dei GAL 2014-2020 nell’ambito di una revisione del sistema di governo delle aree vaste che vada oltre la mera abolizione delle Province e sia in grado di (i) garantire una maggiore simmetria fra aree vaste “normative” e aree vaste “funzionali”, (ii) allocare meglio le competenze di policy fra livelli di governo (fra Regioni, enti intermedi di secondo livello e Comuni) e, non ultimo, (iii) favorire una più ampia partecipazione dei cittadini alla formulazione delle politiche pubbliche
Aree vaste, riforma delle autonomie locali e nuove funzioni dei GAL
Il post chiarisce meglio la mia idea di andare oltre l’abolizione delle Province ed avviare una riflessione sui processi di rescaling istituzionale (inerenti enti e “aree vaste” intermedi fra Regioni e Comuni), che prenda anche in considerazione l’opzione di un forte processo di “empowerment” dei GAL, in modo da tratteggiarne un nuovo profilo che li caratterizzi come enti funzionali di secondo livello con una missione specifica (più ampia di quella stabilita dalla normativa europea e dai PSR) in relazione all’area geografica di loro pertinenza.
Approcci innovativi alla valutazione dell’impatto sociale. L’approccio “lean data” di Acumen
Il post presenta l’approccio “lean data” alla raccolta di dati funzionali alla valutazione dell’impatto sociale che sta sperimentando, in questi anni, Acumen. L’approccio – ampiamente coerente con i principi del movimento “lean experimentation” – è particolarmente in linea con l’esigenza di consentire anche a piccole organizzazioni con budget limitati di effettuare valutazioni di impatto e, soprattutto, ha il pregio di essere fortemente focalizzato sui beneficiari finali dei progetti.
La valutazione dell’impatto sociale. Costa, ma fa bene anche alle organizzazioni
Il post, prendendo le mosse da un paio di contributi del collega di FundraisingVirtualHub Christian Elevati, discute i principali vantaggi per le organizzazioni mission-driven di una sistematica valutazione del loro impatto sociale. La valutazione dell’impatto sociale è molto utile per tali organizzazioni, ma sovente anche eccessivamente onerosa per quelle più piccole. In questa luce andrebbe esaminato meglio e testato l’approccio “lean data” che sta sperimentando, in questi anni, la famosa charity Acumen.
European Cooperation Day. Celebrating Interreg
This post presents the 2nd strategic objective of the EU cohesion policy (European Territorial Cooperation) and the event ‘European Cooperation Day’ scheduled on 21 September 2016, with a view to celebrating European Territorial Cooperation programmes and boosting exchange of innovative ideas and new partnerships.
Uno o più modelli di business per le imprese agro-sociali?
Il post conferma l’esigenza di avviare delle indagini su nuovi modelli di business adatti ad imprese agro-sociali e rimarca l’importanza di sviluppare innovativi servizi di sostegno e di formazione per i titolari di questo particolare tipo di azienda agricola. In questa luce, nel Lazio, innovativi progetti di formazione per gli imprenditori agricoli “a vocazione sociale” potrebbero essere finanziati grazie al recente avviso pubblico attuativo della Sottomisura 1.1 del PSR 2014-2020.
Alla ricerca di un modello di business per le imprese agro-sociali
Nei PSR regionali 2014-2020 diverse Sottomisure/operazioni sostengono la c.d. “agricoltura sociale” e lo sviluppo di funzioni socio-assistenziali da parte delle aziende agricole. Il post, in merito, rimarca l’esigenza di avviare approfonditi studi e ricerche sui particolari modelli di business delle “imprese agro-sociali” e sulle condizioni di contesto e sulle politiche di sostegno più favorevoli al loro sviluppo.
Multifunzionalità e natura “terziaria” delle attività agricole. Cosa sono le “imprese agro-sociali”?
Il dibattito recente su “multifunzionalità”, “agricoltura sociale” e promozione di attività extra-agricole nel comparto primario rischia di portare a forzature eccessive della natura “terziaria” delle attività agricole. Questo può causare, tra l’altro, una poco condivisibile scelta di strategie e interventi a sostegno di multifunzionalità e sviluppo di attività extra-agricole nei PSR regionali. Il post, oltre ad evidenziare questi aspetti, rimarca anche l’esigenza di avviare ulteriori ricerche sull’agricoltura sociale e, soprattutto, sui modelli di business delle imprese agro-sociali.