Come avevo già anticipato nel post “Politiche e fondi per l’agenda digitale. Un quadro sintetico aggiornato” del 20 gennaio scorso, i principali strumenti di finanziamento dell’agenda digitale e del paradigma “open data” (o, come sarebbe più corretto dire, open government data) sono il PON Governance e Capacità Istituzionale, che concorre direttamente a finanziare la Strategia per la Crescita digitale 2014-2020 dell’AGID e il PON Città Metropolitane.
A livello di finanziamenti diretti dell’UE, una importante Iniziativa – certamente a livello strategico e anche di finanziamenti resi disponibili – è l’Iniziativa ICT-Public Sector Innovation, che è finanziata nell’ambito del III Pilastro “Sfide sociali” di Horizon 2020, segnatamente nell’ambito della Sfida sociale 6 “L’Europa in un mondo che cambia”.
In attesa del nuovo Programma di Lavoro della Commissione su questa Sfida sociale di Horizon 2020, si ricorda che nel programma di lavoro 2016-2017, tale Iniziativa è stata finanziata nell’ambito della Sezione Co-creation for growth and inclusion, tramite le seguenti call:
CO-CREATION 04-2017 – Applied co-creation to deliver public services,
CO-CREATION 05-2016 – Co-creation between Public Administration: once-only principle
CO-CREATION 06-2017 – Policy-development in the age of big data: data-driven policy-making, policy-modelling and policy-implementation. [1]
Va anche menzionata la call CULT-COOP-11-2016/2017 – Understanding the transformation of European public administrations. [2]
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[1] Nel Programma di Lavoro 2014-2015, tale Iniziativa era stata finanziata nell’ambito delle seguenti call della Sfida sociale 6 “L’Europa in un mondo che cambia”:
• ICT-enabled open government;
• Innovative e-mobile eGovernment;
• Meeting new societal needs by using emerging technologies in the public sector.
[2] Sui finanziamenti per attuare il paradigma “open data” si veda: Bonetti A., Politiche pubbliche e finanziamenti per la PA digitale, Centro Studi Funds for Reforms Lab, PolicyBrief N. 1/2017, aprile 2017