‹‹L’azione di governo, l’esercizio dell’Autorità, l’intervento pubblico […]
sono oggetto di giudizio da parte di noi tutti durante la vita quotidiana››
Andrea Lippi (2007); p. 15 [1]
1. I Manuali e le varie linee guida della Commissione Europea sulla valutazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali, riprendendo ampiamente approccio e “criteri di valutazione” perfezionati nel corso del tempo dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), hanno sempre richiesto di focalizzare l’analisi soprattutto sui seguenti aspetti:
• la pertinenza dei Programmi rispetto alle domande di policy che emergono dall’analisi di contesto e dalla consultazione dei portatori di interesse (tecnicamente, rispetto alle evidenze emerse dall’analisi SWOT, che dovrebbero sintetizzare i fabbisogni di intervento);
• la coerenza “esterna” dei Programmi con altre azioni di policy rilevanti e quella “interna” (riferita alla validità del disegno strategico dei Programmi e all’integrazione dei molteplici interventi di politica pubblica);
• l’efficacia e l’efficienza;
• l’impatto e la sua sostenibilità nel tempo. [2]
2. Nell’approccio della Commissione, quantunque si richieda di elaborare un’analisi della pertinenza dei Programmi, risulta ampiamente trascurata l’importanza dell’analisi dei processi decisionali.
3. Come evidenziato nel precedente post del 20 Febbraio, inquadrando correttamente la valutazione come strumento di supporto al miglioramento dei processi di formulazione e deliberazione delle policy e dell’intero “ciclo di policy making”, questa deve necessariamente approfondire anche i processi decisionali a monte dell’attuazione di azioni di policy e/o Programmi complessi pluriennali, quali sono quelli cofinanziati dai Fondi Strutturali.
4. La disamina dei processi decisionali, peraltro, consente di mettere a fuoco meglio anche le relazioni fra i due principali elementi di incertezza delle politiche pubbliche e l’analisi di efficacia, di efficienza e di impatto (v. figura 1). [3]
Quale che sia la complessità o la “dimensione geografica” di un intervento di politica economica, i due principali elementi di incertezza, una volta che è stato deliberato, sono sempre:
• Si riuscirà ad attuare la politica pubblica deliberata?
• Si riusciranno ad ottenere gli effetti sperati?
Figura 1 – I due principali elementi di incertezza sulle politiche pubbliche deliberate e la valutazione
Al primo elemento di incertezza, come si evince dalla figura 1, si legano logicamente il monitoraggio, l’analisi di implementazione e l’analisi dell’efficienza amministrativa (verifica della durata delle varie fasi attuative). Al secondo si legano analisi di efficacia – sia quella statica (che esamina la capacità degli interventi di raggiungere i gruppi target effettivamente indicati e la qualità e innovatività di quelli conclusi), sia quella dinamica – e l’analisi di impatto.
5. Se si tiene in debita considerazione la rilevanza dell’analisi dei processi decisionali, alla valutazione si possono legare tre grandi focus di analisi (v. figura 2):
• perché è stato deliberato un certo intervento di politica economica? (analisi dei processi decisionali che hanno portato a deliberare un certo intervento e a stanziare dei soldi pubblici per attuarlo);
• come è stato attuato? (analisi dei processi di implementazione e dell’efficienza amministrativa);
• l’intervento ha prodotto gli effetti sperati? (analisi di efficacia e di impatto).
In estrema sintesi, monitoraggio e audit consentono di rispondere alla domanda “come sono spesi i soldi pubblici?”; la valutazione risponde alla domanda “sono soldi ben spesi?”. [4]
Nell’ambito di questo percorso auto-formativo e divulgativo, nei prossimi post cercherò di spiegare il mio personale punto di vista su analisi di efficacia, di efficienza e di impatto. [5]
Figura 2 – Gli elementi salienti della valutazione delle politiche pubbliche
[1] Cfr. Lippi A. (2007); La valutazione delle politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna, p. 15.
[2] Cfr. Commissione Europea – D.G. Regio (2001); Vademecum per i piani e i documenti di programmazione dei fondi strutturali. Linee Guida metodologiche; Brussels.
Commissione Europea – D.G. XVI (1999); MEANS Collection; Brussels. (si veda il box nella figura 3, che riporta tutti i documenti della “collana MEANS sulla valutazione ed anche il box successive che riporta i principali documenti dell’OCSE su principi e criteri della valutazione).
Figura 3 – Riferimenti bibliografici per una introduzione a principi e
criteri di valutazione della Commissione Europea e dell’OCSE
[3] Fra i contributi classici che maggiormente hanno enfatizzato la rilevanza dell’analisi dei processi decisionali e di quelli di implementazione degli interventi si richiamano: Pressman J.L.; Wildavsky A.B. (1973); Implementation. How Great Expectations in Washington are dashed in Oakland; California U.P., Berkeley; Wildavsky A.B. (1979), Speaking Truth to Power. The Art and Craft of Policy Analysis, New Brunswick, Transaction (New Jersey).
[4] La domanda “sono soldi ben spesi?” è ripresa dal titolo di un pregevole saggio sulla valutazione e sui metodi di analisi di impatto di Alberto Martini e Ugo Trivellato, tra i massimi esperti della materia in Italia. Cfr. Martini A.; Trivellato U. (2011); Sono soldi ben spesi? Perché e come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche; Marsilio, Venezia.
[5] Questo percorso auto-formativo e divulgativo è assolutamente in linea con quello dell’associazione senza scopo di lucro Centro Studi Funds for Reforms Lab. Questo contributo, infatti, è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca del Centro Studi Funds for Reforms Lab “Theory of change e valutazione di impatto di progetti e programmi complessi” di cui al Piano di Lavoro approvato dal Consiglio Direttivo del 20 Marzo 2023 (progetto di ricerca condotto dall’associazione anche negli anni precedenti).
Avrò il piacere di presentare più diffusamente le attività di monitoraggio e di valutazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali nell’ambito del 9° Modulo “Valutazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali” della I edizione del Master Universitario live streaming “Europrogettazione e rendicontazione dei finanziamenti europei” di 24ORE Business School e Unimarconi (con il coordinamento scientifico di Exa Consulting e il patrocinio di AssoEPI), Modulo che si terrà nelle seguenti date: 10 e 11 Maggio c.a..
Si ricorda che sono già disponibili moduli di adesione, condizioni di conseguimento del titolo e programma didattico della II edizione di questo Master, che partirà il prossimo 22 Marzo.