I Progetti Pubblici Integrati nella Misura 7 del PSR Lazio

La Misura 7 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali” dei PSR regionali 2014-2020 è particolarmente rilevante per i potenziali beneficiari pubblici (Comuni e loro Unioni, Consorzi di bonifica, Enti Parco, altri), in quanto gli interventi che interessano soggetti pubblici saranno cofinanziati al 100% (e quindi non metteranno ulteriore pressione sulle dissestate finanze comunali). [1]

Al tempo stesso, va tenuto presente che:
• la dotazione finanziaria della Misura 7 del PSR Lazio è fortemente concentrata sugli interventi della Sottomisura 7.3, volta a rafforzare la diffusione della banda larga nelle aree rurali. Per le altre Sottomisure, pertanto, si deve fare i conti con una allocazione di risorse che non è particolarmente elevata, anche in virtù del fatto che, nella maggior parte dei casi, si tratta di interventi infrastrutturali e, quindi, più costosi di altre tipologie di operazioni (quantunque si tratti di interventi “su piccola scala”, ossia di dimensione finanziaria relativamente contenuta);
• per quasi tutte le “operazioni” della Misura 7, presentate nel post “La Misura 7 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali” del PSR del Lazio” del 20 giugno scorso, eccezion fatta per la 7.3.1 e per la 7.2.2, dovranno essere attivati, de facto, dei Progetti Pubblici Integrati (PPI). [2]
Il prospetto che segue, infatti, evidenzia che tale clausola è richiamata o fra le condizioni di ammissibilità – risultando così assolutamente vincolante (è il caso delle “operazioni” 7.2.1 “Realizzazione, miglioramento e ampliamento di infrastrutture su piccola scala” e 7.7.1 “Sostegno a investimenti finalizzati alla rilocalizzazione di attività e alla riconversione di fabbricati o altri impianti situati all’interno o nelle vicinanze di centri rurali, al fine di migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali del territorio interessato”) – o fra i criteri premiali di selezione.

Misura 7 PSR Lazio_PPI

Il PSR Lazio (v. p. 272) indica che «il PPI prevede la possibilità di poter combinare, con un approccio integrato e nell’ambito di un progetto unico, le diverse opportunità di intervento previste per i soggetti pubblici. La procedura del PPI consentirà di attivare strategie di sviluppo locale in tutti quei territori non coperti dall’approccio Leader».
Questo significa, in termini molto pragmatici, che verranno finanziati in via preferenziale solo quegli interventi ex operazioni della Misura 7 che siano inclusi in PPI e che, soprattutto, non siano già finanziati dai PSL dei Gruppi di Azione Locale (GAL) che verranno selezionati al termine della procedura concorsuale prevista dalla Misura 19 LEADER del PSR Lazio.
Per questo motivo appare plausibile ipotizzare che altri avvisi di finanziamento inerenti le Sottomisure/operazioni di maggiore interesse per gli EE.LL. verranno emessi solo quando saranno stati selezionati in via definitiva i GAL 2014-2020.

Gli avvisi di finanziamento saranno molto utili per chiarire due aspetti ad oggi non definiti:
• se i PPI dovranno necessariamente coinvolgere più Comuni oppure sarà possibile per un dato Comune presentare autonomamente (eventualmente coinvolgendo anche altri Enti, quali una Comunità Montana o un Ente Parco) un PPI;
• in che termini verrà definita dalla Regione la “integrazione” fra gli interventi (e di conseguenza quali saranno i criteri specifici di selezione di questo aspetto centrale dei PPI).

La scelta di attivare i PPI è ampiamente condivisibile. I PPI, infatti, vincolano gli amministratori a formulare dei piani di investimento integrati, secondo una logica di mutua coerenza fra i vari investimenti pubblici. Al tempo stesso non vanno dimenticate le criticità che l’attivazione dei Progetti Integrati Territoriali ha registrato nella programmazione 2007-2013, criticità ancora oggi in parte riconducibili alla scarsa consuetudine degli amministratori locali a programmare gli interventi per lo sviluppo dei territori secondo logiche integrate.
E’ auspicabile, quindi, che la Regione Lazio, eventualmente anche attivando risorse pubbliche del bilancio regionale, avvii presso i vertici degli Enti pubblici territoriali una campagna di sensibilizzazione su PPI e integrazione degli interventi per lo sviluppo e, se del caso, implementi anche dei servizi di assistenza tecnica.
Fra le altre cose, interventi di questo tipo sono anche previsti dal PON Governance e Capacità Istituzionale, segnatamente dall’Azione 3.1.5 “Interventi mirati di accompagnamento del processo di riforma degli Enti Locali” di cui si parlerà nel post del 20 luglio p.v. [3]

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workshop[1] Avrò il piacere di presentare questi aspetti nel corso del Seminario “I Fondi europei per gli Enti Locali” che il Gruppo di Azione Locale (GAL) Terre di Argil ha programmato per il prossimo 11 luglio a Ceprano (in provincia di Frosinone). Il Seminario si terrà presso la Sala consiliare Sandro Pertini, dalle ore 9.30 alle ore 13.30. Ringrazio gli esperti della Cooperativa ELP per gli utili scambi di pareri sulla Misura 7 del nuovo PSR 2014-2020 della Regione Lazio e sulla Misura 19 “Approccio LEADER” e ringrazio la dirigenza del GAL Terre di Argil per avermi invitato a tenere questo articolato Seminario, in cui tratterò soprattutto i seguenti aspetti:
• Finanziamenti tematici (“Fondi diretti”) e finanziamenti per le politiche strutturali (“Fondi SIE”) dell’UE;
• Presentazione generale dei Fondi Strutturali e di Investimento Europeo (Fondi SIE): FESR, FSE, FEASR e FEAMP;
• La programmazione dei Fondi SIE: Accordo di Partenariato (AdP) dell’Italia, POR e PON;
• L’agenda urbana dell’UE: la strategia prevista dall’AdP e il PON Città Metropolitane;
• I principali interventi per gli Enti Locali nel POR FESR Lazio e nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR Lazio).

[2] Le due Sottomisure/operazioni in questione sono:
7.2.2 “Investimenti per favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile per autoconsumo” (nell’ambito della Sottomisura 7.2 “Sostegno a investimenti nella creazione, il miglioramento o ampliamento di tutti i tipi di infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e il risparmio energetico”);
7.3 “Sostegno per l’installazione, il miglioramento e l’espansione di infrastrutture a banda larga e di infrastrutture passive per la banda larga, nonché la fornitura di accesso alla banda larga e ai servizi di pubblica amministrazione online”.

Per una più ampia presentazione della politica di sviluppo rurale della UE e della struttura dei PSR vorrei segnalare la Nota 7/2016 “I finanziamenti dell’UE per lo sviluppo rurale disponibile sull’area “Open Library” del blog.
[3] Per quanto concerne le azioni di rafforzamento della capacità amministrativa degli EE.LL. ha una particolare rilevanza l’Obiettivo Specifico 3.1. “Rafforzamento della governance multi-livello e della capacità amministrativa e tecnica delle Pubbl. Amm.ni nei programmi di investimento pubblico” del PON Governance e Capacità Istituzionale, PON già presentato nel post del 10 giugno scorso.

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