Il programma di lavoro 2018-2020 della Sfida sociale 6 “L’Europa in un mondo che cambia – Società inclusive, innovative e riflessive” del III Pilastro di Horizon 2020 (ancora in versione di bozza e, quindi, passibile di aggiustamenti) è articolato in tre sezioni verticali (genericamente indicate come “call”) e quattro aree di ricerca trasversali (v. Figura 1).
Le tre sezioni verticali (“call”) del programma di lavoro affrontano le seguenti tematiche:
• cause e conseguenze delle migrazioni internazionali e del crescente estremismo politico in Europa (call “Migration”);
• conseguenze socio-economiche della quarta rivoluzione industriale spinta da dispositivi e servizi digitali (call “Transformations”);
• modalità migliori di rilanciare e sostenere il modello di governance e di democrazia europeo, a fronte di una migliore comprensione di varie forme di populismo e radicalismo che stanno prendendo piede in Europa (call “Governance for the Future”). [1]
Figura 1 – Articolazione del programma di lavoro 2018-2020 della Sfida sociale 6
La sezione “Trasformazioni socio-economiche e culturali nell’ambito della quarta rivoluzione industriale” (“Transformations”) è alquanto articolata e non si concentra solo su aspetti portanti della rivoluzione tecnologica attualmente in corso, quali robotica, blockchain, Internet of Things e Big Data, ma anche sui cambiamenti che si registrano nell’industria creativa e culturale, in quelli nella Pubblica Amministrazione e nelle stesse politiche pubbliche più adeguate per favorire l’accesso di fasce più ampie della popolazione al dividendo economico e sociale della rivoluzione tecnologica.
L’obiettivo di questa sezione è di affrontare le sfide legate alle variegate origini e conseguenze culturali e socio-economiche della quarta rivoluzione industriale, anche tenendo conto dei legami di questa con la globalizzazione e con la crescente digitalizzazione dell’economia.
Questa sezione annovera tredici topics che si possono dividere in tre blocchi (come illustrato nella Figura 2):
• nuove politiche per la ricerca socio-economica, per la crescita economica e per l’inclusione sociale;
• attività di ricerca per migliorare le politiche a favore dell’industria culturale e creativa;
• attività di ricerca per migliorare l’approccio open government alla formulazione delle politiche pubbliche e alla fornitura di beni e servizi pubblici. [2]
Figura 2 – Blocchi della sezione Transformations (T)
Come anticipato nel post del 15 ottobre scorso, altri due topics utili per approfondire i paradigmi emergenti “open government” ed “e-government” sono inclusi nella Sezione “Governance”:
• DT-GOVERNANCE 05 – Nuove forme di erogazione di beni pubblici e di servizi pubblici inclusivi.
• DT-GOVERNANCE 12 – Progetti pilota per l’uso del cloud nella Pubblica Amministrazione. [3]
Le call di quasi tutti i topics riportati nella Figura 2 verranno aperte ufficialmente il prossimo 7 novembre e la deadline per la presentazione di progetti di ricerca collaborativi è fissata al 13 marzo 2018.
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[1] Questo programma di lavoro sarà diffusamente presentato nel corso dell’importante conferenza “Progettare insieme in Horizon 2020” (Catania, 24 e 25 ottobre 2017).
[2] Sui finanziamenti per attuare il paradigma “open government” si veda: Bonetti A., Politiche pubbliche e finanziamenti per la PA digitale, Centro Studi Funds for Reforms Lab, PolicyBrief N. 1/2017, aprile 2017
[3] Avrò il piacere di fare un breve focus sul topic “DT TRANSFORMATIONS 02 – Impatto delle tecnologie più innovative sui servizi pubblici” nel corso del Seminario del CEIDA “Agenda digitale e “open government”: quadro strategico e finanziamenti pubblici” (Roma, 21 e 22 novembre p.v.)