Proposta di modernizzazione della politica di coesione e revisione dei Programmi FESR

«Nessuno sopravvive da solo»
L’eternauta – Serie televisiva NETFLIX [1]
1. Come già evidenziato nel precedente post, il 1° aprile scorso la Commissione ha presentato un pacchetto legislativo inteso a “modernizzare” la politica di coesione, articolato in due blocchi, il cui perno è costituito dalla Comunicazione COM(2025) 163 “A modernised Cohesion Policy: the Mid Term Review”. Come si evince dalla figura che segue, il primo dei due blocchi è direttamente funzionale soprattutto allo sviluppo della produzione di tecnologie strategiche critiche della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP) ex Reg. (UE) 2024/795, di tecnologie dual use che possano rafforzare la capacità di difesa dell’UE e al perseguimento degli obiettivi dei tre pilastri del Competitiveness Compass (bussola per la competitività) presentata il 29 gennaio scorso. Esso inciderà soprattutto su obiettivi e azioni di FESR, Fondo di Coesione e Fondo per una transizione giusta (Just Transition Fund). [2]
Il secondo blocco di proposte legislative concerne politiche del lavoro e attività formative intese a migliorare la pertinenza delle competenze dei lavoratori rispetto a quelle che verranno richieste a seguito dello sviluppo della produzione di tecnologie strategiche critiche STEP e di tecnologie dual use per la difesa europea e interventi di supporto ai lavoratori che saranno coinvolti in processi di ricollocamento a seguito di crisi o ristrutturazione aziendali. Questo secondo blocco legislativo andrà a modificare il quadro normativo di Fondo Sociale Europeo Plus (FSE Plus) e Fondo Europeo di Adeguamento della Globalizzazione. [3]
Fig. 1 – I blocchi della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione
2. Come si evince dalla figura che segue, la Comunicazione-quadro indirizza le proposte/richieste di riprogrammazione di FESR e Fondo di Coesione (che non interessa l’Italia) su due gruppi di ambiti di policy (policy field):
• ambiti di policy prioritari (5);
• ambiti di policy complementari (2).
Fig. 2 – I policy field di riferimento della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione
3. Questo breve articolo si concentra sui policy field prioritari, fra i quali spiccano Innovazione, competitività e decarbonizzazione che, di fatto, riprende i primi due pilastri (core areas) dell’Iniziativa Competitiveness Compass, ampiamente illustrata nei post di febbraio e marzo (nella Comunicazione, questo policy field in inglese viene battezzato “Closing the innovation gap, competitiveness and decarbonisation”) e Difesa e sicurezza (focalizzata su capacità di difesa militare e competitività dell’industria della difesa). [4]
Come si evince dalla figura che segue, a ciascuno di questi policy field è associato l’inserimento di nuovi Obiettivi Specifici (OS) inclusi gli Obiettivi Specifici 1.6 e 2.9 già introdotti dal Reg. (UE) 2024/795 sulla STEP.
Fig. 3 – Policy field della proposta di “modernizzazione” della politica di coesione
e nuovi Obiettivi Specifici del FESR
4. L’introduzione dei nuovi OS di cui sopra è dovuta al fatto che, in sostanza, la proposta di “modernizzazione” della politica di coesione (“proposta Fitto”) è volta a rimaneggiare il contenuto dell’art. 18 del Reg. (UE) 2021/1060 sul “riesame intermedio” dei Programmi 2021-2027 (tema ampiamente trattato qui nell’ultimo anno) e ad indirizzare la revisione del “quadro logico” dei Programmi ex “riesame intermedio” sui policy field primari e complementari della “proposta Fitto”.
Non a caso, l’eventuale introduzione nei Programmi dei nuovi OS è premiata con generosi incentivi finanziari e con maggiori margini di flessibilità per quanto concerne i vincoli di concentrazione tematica e i tempi di spesa delle risorse finanziarie.
Ma questa è una storia buona da raccontare nel prossimo post del 25 aprile.
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[1] A partire da mercoledì 30 aprile, sulla piattaforma NETFLIX, sarà trasmesso l’adattamento televisivo di “L’eternauta” – una striscia di fumetti distopici ideati negli anni Cinquanta del secolo scorso – che leggevo con grande passione tanto tempo fa ed avevo quasi dimenticato. Tutta la storia inizia con una copiosa nevicata in piena estate. Da quel momento in poi, ogni fiocco di neve sarà un piccolo nemico letale, in attesa del vero nemico.
[2] L’Iniziativa Competitiveness Compass (bussola per la competitività), come evidenziato negli ultimi post di febbraio e marzo, è imperniata su tre pilastri verticali (core areas) e relative Iniziative faro e su cinque attivatori orizzontali.
Fig. 4 – Core areas e attivatori orizzontali della bussola per la competitività
[3] Anche le proposte di modifica del Regolamento su FSE Plus, qui non trattate, sono ampiamente in linea con l’Iniziativa Competitiveness Compass e, più specificamente, con l’attivatore orizzontale Competenze e posti di lavoro di qualità, il cui pilastro principale è costituito dalla nuova Iniziativa Union of Skills presentata lo scorso 5 marzo.
[4] Per il policy field Abitazioni a prezzi accessibili – a cui si può associare un altro elemento rilevante della “proposta Fitto” – il rilancio dell’Iniziativa New European Bauhaus (NEB) – sono previsti potenzialmente tre nuovi OS, ma di fatto si tratta dello stesso OS incluso in tre diversi Obiettivi di Policy (OP) dei Fondi Strutturali.
Anche se non vi sono indicazioni puntuali, sarei dell’avviso che i tre diversi OS, quindi, dovrebbero finanziare tipologie di interventi diversi a seconda della natura dell’Obiettivo di Policy di riferimento:
• l’OS 2.11 (incluso nell’OP 2 “Un’Europa più verde”) dovrebbe includere interventi mossi dall’obiettivo precipuo di promuovere ristrutturazioni degli edifici che li rendano più efficienti sotto il profilo energetico (dibattito sulle c.d. “case verdi”);
• l’OS 4.7 (incluso nell’OP 4 “Un’Europa più sociale”) dovrebbe includere interventi di riqualificazione degli edifici (e/o di interi agglomerati abitativi) che siano funzionali a strategie più articolate di valorizzazione culturale dei luoghi ispirate a principi e direttrici dell’Iniziativa NEB;
• l’OS 5.3 (incluso nell’OP 5 di sostegno alla progettazione territoriale integrata) dovrebbe includere interventi di riqualificazione degli edifici e/o di interi agglomerati abitativi inclusi in delle strategie integrate di sviluppo locale ex art. 28 del Reg. (UE) 2021/1060.