Rilancio della competitività in Europa. Background e struttura del Competitiveness Compass

«Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole.
Mentre il mondo gira senza fretta»
Francesco De Gregori – Alice (1975) [1]

1. Il mondo, diversamente da quello della meravigliosa canzone di De Gregori, in questa fase sta girando a velocità inusitate.
Anche per questo motivo, come ricordato nel precedente post, il 29 gennaio scorso la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato la prima Iniziativa rilevante del suo secondo mandato – Competitiveness Compass – tenendo fede all’annuncio fatto il 27 novembre u.s. [2]
2. La nuova Iniziativa Competitiveness Compass è ampiamente in linea con le direttrici del Rapporto Draghi sulle politiche dell’UE per il rilancio della competitività (The future of European competitiveness. Part A. A competitiveness strategy for Europe).
I termini di riferimento della “bussola per la competitività”, infatti, sono i tre grandi problemi delineati dal Rapporto Draghi rilasciato a settembre 2024:
• crescente ritardo innovativo rispetto a Cina e Stati Uniti;
• esigenza di trovare un punto di equilibrio tra decarbonizzazione di processi produttivi e prodotti e tutela/rilancio della competitività del sistema produttivo europeo;
• ridurre l’eccessiva dipendenza da forniture di Paesi Terzi di alcune materie prime (tema già al centro dell’Iniziativa “critical raw material” lanciata a marzo 2023), in modo da rafforzare l’autonomia economica dell’UE e potenziare l’intera autonomia strategica dell’UE, inclusa quella militare. [3]
Tale Iniziativa è imperniata su tre pilastri verticali (core areas) e relative Iniziative faro e cinque catalizzatori orizzontali (horizontal enablers). [4]
3. La figura che segue richiama sinteticamente gli obiettivi dei tre pilastri.

Fig. 1 – Obiettivi delle Core areas della bussola per la competitività

4. La figura propone una sintetica illustrazione di flagship initiatives e principali piani di azione del pilastro “Closing the Innovation Gap”. Come si può osservare si tratta di azioni intese a potenziare una serie di settori/filiere produttive che si possono ricondurre ai tre cluster della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP), in particolare al primo che include tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deep tech. Ma questa è una storia buona da raccontare meglio nel prossimo post del 10 marzo. [5]

Fig. 2 – Sub aree di intervento e Flagship initiatives del pilastro Closing the innovation gap

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[1] Mezzo secolo fa veniva pubblicato l’album Rimmel (del grandissimo Francesco De Gregori) che, a mio avviso, è l’album più bello e iconico della storia della musica italiana.
[2] Vanno anche considerati:
Strategic Agenda 2024-2029 approvata dal Consiglio Europeo il 27 giugno 2024;
• Linee Guida per la prossima Commissione 2024-2029 della presidente von der Leyen (Europe’s Choice. Political Guidelines for the next European Commission 2024-2029).
[3] Fontana O. (2025), Il Competitiveness Compass: molte ambizioni, qualche preoccupazione, Centro Studi sul Federalismo, Commenti N. 314, 4 febbraio 2025.
[4] Gli elementi catalizzatori della “bussola per la competitività”, di fatto, non sono altro che una serie di Piani Azione raccolti in cinque cluster – denominati “enablers” o anche attivatori – intesi a creare le condizioni di contesto favorevoli per massimizzare l’efficacia degli interventi delle tre core areas.
[5] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca dell’Associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab “Le politiche e i fondi dell’UE (nella programmazione 2021-2027)”, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione del 20 Marzo 2023.