Category: Stay inspired (sharing ideas)

Agenda urbana europea: l’attuazione in Italia e l’assenza nel dibattito del tema del legame fra città e aree rurali

Il post, muovendo dal “Patto di Amsterdam” ratificato dal recente Consiglio informale dei Ministri dei Paesi dell’UE responsabili per le questioni regionali e urbane sulla c.d. “agenda urbana europea” (30 maggio 2016), evidenzia come il PON Città Metropolitane costituisca un importante tassello non solo per finanziare l’agenda urbana, ma anche per completare un dibattito nazionale troppo sbilanciato sul tema “smart cities. La nota evidenzia anche come nel dibattito italiano sull’agenda urbana e nello stesso PON Metro manchi palesemente il tema del legame fra città e aree rurali.

I PSR regionali 2014-2020 e il PEI “Produttività e sostenibilità del sistema agricolo”

Il post propone una panoramica sui possibili programmi pubblici di finanziamento delle attività di ricerca e innovazione nel comparto agricolo in Italia. Si parte, ovviamente, da quella che è la principale novità della programmazione 2014-2020 degli interventi per lo sviluppo rurale, ossia il sostegno alla ricerca in agricoltura attraverso il PEI “Produttività e sostenibilità del sistema agricolo” (si vedano le sottomisure 16.1 e 16.2 dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali). Il post, tuttavia, pone soprattutto in evidenza che la programmazione 2014-2020 offre altre interessanti opportunità di finanziamento per la ricerca nel settore primario. Si rimarca, in particolare, l’importanza del Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale 2014 – 2020 (gestito dal MIPAAF) e del Piano Nazionale per la Ricerca 2015-2020 recentemente approvato dal CIPE e gestito dal MIUR.

Formulazione dei PSL dei GAL del Lazio: alcuni suggerimenti concreti

Scalinata

Il post delinea le fasi di lavoro fondamentali per ottemperare alle richieste del bando della Regione Lazio per la selezione dei nuovi PSL 2014-2020 ex approccio LEADER entro il 31 maggio 2016 (scadenza del bando) e, malgrado i tanti vincoli “calati dall’alto”, cercare al contempo di coinvolgere i portatori di interesse nella condivisione delle scelte strategiche fondamentali.
L’impostazione delle fasi di lavoro e le scelte metodologiche sottese sono discutibili, ma sono anche una sorta di strada a senso unico se si vuole raggiungere l’obiettivo di conseguire l’approvazione e il finanziamento dei PSL.

Il bando della Regione Lazio per la formulazione dei PSL dei GAL: è possibile conciliare vincoli “top down” e approccio “bottom up”?

Il post argomenta che i Regolamenti dell’UE, l’Accordo di Partenariato nazionale e il bando della Regione Lazio per la selezione dei nuovi PSL 2014-2020 sono caratterizzati da troppi vincoli “top down” che rendono i processi di animazione territoriale processi sterili, non in grado di favorire il recepimenti nei nuovi PSL di istanze di benessere e conoscenze “tacite” delle comunità locali. In estrema sintesi, il bando mette un po’ in discussione alcuni pilastri del LEADER (approccio partecipativo e dal basso, strategie di sviluppo realmente basate su punti di forza ed elementi distintivi delle aree locali), proprio a causa di troppi vincoli alla formulazione dei PSL “calati dall’alto”. Ciò nonostante, va anche riconosciuto che il novero di Misure, Sottomisure e “operazioni” ammissibili a beneficio è sufficientemente ampio per redigere dei validi PSL.

Riforma del terzo settore, organizzazioni ibride e normativa sulle startup innovative a vocazione sociale

La Circolare N. 3677/C (20 gennaio 2015) del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e la Guida del MISE per start up innovative a vocazione sociale (SIAVS) alla redazione del “Documento di Descrizione dell’Impatto Sociale” (data 21 gennaio 2015), introducono una ulteriore “condizionalità” per le SIAVS per poter accedere agli incentivi fiscali maggiorati di cui all’art. 29 del Decreto Crescita 2.0. Le SIAVS devono dimostrare il loro “impatto sociale”.
Questa è un’innovazione amministrativa che, a mio parare, incide ampiamente sui termini del dibattito parlamentare sulla riforma del terzo settore.
Per certi versi il dibattito sul contributo al benessere collettivo delle organizzazioni del terzo settore, grazie alla Circolare del MISE, si chiude con l’introduzione di quella che considero la clausola più importante. Mi riferisco appunto alla richiesta alle SIAVS (le future “imprese sociali” quando si saranno consolidate sul mercato) di dimostrare il loro impatto sociale.

Migliorare la raccolta fondi da donatori istituzionali con la matrice di finanziabilità delle organizzazioni

La Matrice di Finanziabilità di una Organizzazione (MFO) è il fulcro di un autentico approccio strategico alla ricerca di finanziamenti pubblici. E’ cruciale anche per elaborare una strategia di funding più articolata per gli enti non profit, in cui fundraising da privati e da donatori istituzionali siano assolutamente complementari.
La MFO, tuttavia, va poi ripresa e adattata per ciascun progetto di una organizzazione. E’ infatti la matrice di finanziabilità dei progetti lo strumento che consente realmente di ottimizzare la ricerca di finanziamenti per un progetto e, di conseguenza, consente anche di indirizzare questa ricerca sulla base di una più puntuale specificazione del gruppo target .

Riduzione della spesa ed efficacia dell’intervento pubblico. L’importanza dei Social Impact Bonds

I Social Impact Bonds sono strumenti potenzialmente molto efficaci per ridurre la spesa pubblica e migliorare il suo impatto sociale.
Si tratta, infatti, di meccanismi di esternalizzazione dei servizi pubblici fondati su clausole “pay-for-success”, per cui finanziatori ed erogatori privati dei progetti sociali saranno remunerati non sulla base dell’output (“quantità” di servizi erogati ai destinatari), ma sulla base del loro effettivo contributo alla soluzione dei problemi sociali (impact).

Nuovi modelli di funding della PA. I modelli informati alla logica “pay-for-success”

Social Impact Bonds (SIBs) e Saving cost bond (Scb) sono innovativi modelli di contrattualizzazione e funding dei servizi pubblici informati alla clausola “pay-for-success”, per i quali si registra un crescente interesse anche in Italia.
In forza di tale clausola, la spesa pubblica sarà sostenuta dalla Pubblica Amministrazione (PA) non a titolo di rimborso di servizi erogati (outputs), ma a titolo di premio se e solo se i progetti implementati avranno raggiunto gli obiettivi di impatto sociale, quando sono finanziati dai SIBs. Nel caso dei Scb, invece, gli investitori saranno ripagati se e solo se si raggiungeranno determinati obiettivi di efficienza operativa e, quindi, si conseguiranno i risparmi di spesa indicati nei contratti.
In questo post si evidenzia come tali strumenti, tuttavia, presentino degli elementi distintivi di cui tenere debitamente conto per valutare congruamente il loro “campo” di applicazione e quanto la loro applicazione sia vantaggiosa per la PA.

La PA fra riforme e nuovi modelli di funding delle politiche pubbliche

Borgo italiano

Le riforme amministrative e la “digitalizzazione” della PA e il rilancio degli investimenti pubblici impongono di sperimentare nuovi modelli di funding delle politiche pubbliche. Il presente post discute di opportunità e limiti di due strumenti di finanziamento aggiuntivi rispetto alla finanza pubblica nazionale, ossia i Fondi dell’UE e il project finance.
Se si considerano le criticità nell’utilizzo di questi due strumenti in Italia e la situazione davvero difficile della finanza pubblica, non resta che concludere che dovranno essere percorse nuove vie sperimentali che vanno dal crowdfunding, al fundraising per la PA e a meccanismi di esternalizzazione dei servizi pubblici fondati su clausole “pay-for-success”.