Si avvicina rapidamente la scadenza per la presentazione delle domande di candidatura dei nuovi GAL
del Lazio e dei loro PSL (31 maggio).
Come già evidenziato nei precedenti post sul bando della Regione Lazio, questo richiede che le “operazioni” (interventi) da inserire nei PSL, di fatto, coincidano con quelle riportate nel PSR regionale. Inoltre, non tutte le Misure e Sottomisure del PSR sono attivabili nell’ambito dei PSL dei GAL.
Anche in relazione alla scelta delle singole operazioni da inserire nei PSL, quindi, emerge il paradosso metodologico – già evidenziato nel post del 5 aprile – per cui i fabbisogni (problemi di un territorio) dovrebbero essere rilevati sulla base di dati strutturali e socio-economici del territorio e delle domande latenti degli stakeholders locali, ma poi gli interventi da inserire nel PSL vanno scelti nell’ambito di un menu fisso di possibili operazioni.
Peraltro, il bando chiede, correttamente, che venga rigorosamente dimostrato il nesso logico fra i fabbisogni rilevati dal basso e le operazioni già stabilite dall’alto.
Anche in relazione a questo paradosso metodologico, bisogna effettuare una scelta analitica al ribasso simile a quella già delineata in relazione all’intera strategia nel post del 5 aprile.
Per gli ambiti tematici scelti per un dato PSL (si ricorda che si può scegliere un solo ambito, o al più tre, fra quelli indicati nel bando) gli esperti che affiancano i promotori del GAL potranno al più condividere con gli stakeholders locali la selezione di Misure, Sottomisure e operazioni ammissibili nei PSL fra quelle valutate on the desk come più pertinenti rispetto a ciascun ambito tematico.
In altri termini, nell’ipotesi vengano selezionati tre ambiti tematici, il percorso suggerito è il seguente:
- gli esperti individuano quelle Misure/Sottomisure e operazioni, fra quelle indicate come ammissibili dal bando, valutate come maggiormente pertinenti in relazione a ciascun ambito tematico;
- gli esperti elaborano una scheda/griglia di valutazione sulle operazioni da attivare, fra quelle inseribili nel PSL, maggiormente coerenti con ciascuno degli ambiti tematici, in modo da condividere la scelta delle operazioni con i portatori di interesse più rappresentativi [1]. La struttura indicativa della scheda di di valutazione delle operazioni è presentata nella tabella riportata sotto;
- gli esperti e i principali promotori pubblici e privati del GAL condividono in via definitiva la scelta delle operazioni nell’ambito di tavoli tecnici ristretti, anche tenendo conto delle indicazioni raccolte nel corso dei seminari di animazione aperti e dei problemi delle principali filiere produttive agricole del territorio [2] .
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[1] Questa scheda di valutazione va, in tempi rapidi, sottoposta almeno ai seguenti soggetti, per raccogliere i loro pareri: (i) Sindaci dei Comuni aderenti e, se presenti nel territorio, a Presidenti di Enti Parco, Unioni di Comuni, Consorzi di Bonifica e Comunità Montane; (ii) operatori privati che si collocano fra i promotori del GAL; (iii) rappresentanti delle organizzazioni di categoria. Potrà essere sottoposta anche a tutti gli altri portatori di interesse nel corso dei seminari di animazione territoriale.
[2] Le principali filiere produttive agricole da considerare, a titolo indicativo, sono: vitivinicola, olivicola, prodotti lattiero caseari, zootecnia da carne, leguminose, frutta, altre filiere (funghi e tartufi, legno, miele, turismo rurale, agricoltura sociale e inclusiva).