Il post presenta il bando della Misura 7 del PSR Lazio inerente i Piani di Sviluppo dei Comuni, emanato il 7 giugno scorso. Una opportunità importante per tutti i Comuni non interessati dai GAL e dall’approccio LEADER. E quindi, il bando è anche la giusta occasione per chiarire in via definitiva quali siano i GAL selezionati dalla Regione con atti formali e chiudere la fase di impasse comportata dai numerosi ricorsi.
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I nuovi GAL 2014-2020 fra multi-level governance istituzionale e sistemi di governance partecipativi
Il contributo, muovendo dal post del 10 agosto e da altre considerazioni sul peculiare sistema di governance dei GAL, delinea meglio alcuni obiettivi e alcune criticità di un percorso di riforma del Titolo V della Costituzione che istituisca un sistema di enti intermedi fra Regioni e Comuni (fra cui, eventualmente, annoverare anche i GAL), che sia maggiormente in linea con la scala territoriale ottimale delle giurisdizioni locali e, al contempo, sia più funzionale a una più ampia partecipazione diretta dei cittadini alle scelte pubbliche.
Un brillante futuro da agenzie di sviluppo locale per i GAL
Il post rimarca quanto sia importante che i nuovi GAL della programmazione 2014-2020 si accreditino come agenzie di sviluppo locale delle aree geografiche coperte dal loro PSL e sviluppino delle funzioni specifiche di ricerca fondi aggiuntivi a favore del GAL stesso e degli operatori che hanno aderito alla base associativa.
Sviluppo place-based, riforma istituzionale delle giurisdizioni locali e nuove funzioni dei GAL
Il post, muovendo dall’esperienza dei GAL nelle precedenti programmazioni e dai contenuti della riforma, in divenire, dell’ordinamento istituzionale di cui alla L. 56/2014, propone alcune sperimentazioni istituzionali che guardino ai nuovi GAL 2014-2020 come nuovi possibili soggetti istituzionali che governino (alla stregua di Enti di secondo livello) “aree funzionali omogenee” intermedie fra le Regioni e i Comuni.
La strategia di reindustrializzazione del Lazio. Il bando “Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali” un anno dopo
La programmazione pluriennale degli interventi di sviluppo cofinanziati dai fondi europei della Regione Lazio punta decisamente su un processo di reindustrializzazione del Lazio, tracciato nel documento strategico “Valore Aggiunto Lazio”, assolutamente coerente con la politica industriale dell’UE. Una siffatta strategia complessiva di rilancio strutturale del Lazio appare condivisibile. Appare meno condivisibile che non ci siano espliciti riferimenti al rilevante rischio di una ulteriore divaricazione nei livelli di competitività e di sviluppo fra il “centro” dell’economia laziale e le sue “periferie”, periferie che sono strutturalmente molto fragili soprattutto lungo la dorsale appenninica.
Migliorare la capacità amministrativa e tecnica degli Enti Locali. Alcune considerazioni sull’Asse 3 del PON Governance
Finanziare le riforme della PA con i Fondi Strutturali? Si può fare
Enti Locali ed altre Istituzioni/aree della PA, a causa dei vincoli di finanza pubblica, devono ricercare nuovi canali di finanziamento per continuare a sostenere investimenti pubblici e servizi di welfare. Le riforme istituzionali (ex “Legge Del Rio”) e la “riforma Madia” della PA da un lato hanno dei costi e richiedono tempi adeguati per generare maggiore efficienza, ma dall’altra sono anche sostenute da molteplici linee di finanziamento dei Fondi Strutturali 2014-2020. A tale riguardo, il post rimarca l’importanza soprattutto del PON PON Governance e Capacità istituzionale, articolato in tre Assi operativi (con a latere l’Asse di Assistenza Tecnica), 11 obiettivi specifici e 21 azioni. Oltre l’80% delle risorse finanziarie del PON sono destinate alle cinque regioni meno sviluppate della programmazione 2014-2020.
Agenda urbana europea: l’attuazione in Italia e l’assenza nel dibattito del tema del legame fra città e aree rurali
Il post, muovendo dal “Patto di Amsterdam” ratificato dal recente Consiglio informale dei Ministri dei Paesi dell’UE responsabili per le questioni regionali e urbane sulla c.d. “agenda urbana europea” (30 maggio 2016), evidenzia come il PON Città Metropolitane costituisca un importante tassello non solo per finanziare l’agenda urbana, ma anche per completare un dibattito nazionale troppo sbilanciato sul tema “smart cities. La nota evidenzia anche come nel dibattito italiano sull’agenda urbana e nello stesso PON Metro manchi palesemente il tema del legame fra città e aree rurali.
I PSR regionali 2014-2020 e il PEI “Produttività e sostenibilità del sistema agricolo”
Il post propone una panoramica sui possibili programmi pubblici di finanziamento delle attività di ricerca e innovazione nel comparto agricolo in Italia. Si parte, ovviamente, da quella che è la principale novità della programmazione 2014-2020 degli interventi per lo sviluppo rurale, ossia il sostegno alla ricerca in agricoltura attraverso il PEI “Produttività e sostenibilità del sistema agricolo” (si vedano le sottomisure 16.1 e 16.2 dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali). Il post, tuttavia, pone soprattutto in evidenza che la programmazione 2014-2020 offre altre interessanti opportunità di finanziamento per la ricerca nel settore primario. Si rimarca, in particolare, l’importanza del Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale 2014 – 2020 (gestito dal MIPAAF) e del Piano Nazionale per la Ricerca 2015-2020 recentemente approvato dal CIPE e gestito dal MIUR.
Suggerimenti sulla scelta delle operazioni da inserire nei PSL dei GAL del Lazio
Avvicinandosi la scadenza del bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL dei GAL, il post fornisce alcuni suggerimenti su come scegliere le operazioni del PSR Lazio 2014-2020 da inserire nei PSL, tenendo conto, per quanto possibile, sia dei vincoli dall’alto (il bando richiede di fatto di inserire solo alcune delle operazioni riportate sul PSR), sia delle indicazioni dei portatori di interesse locali