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Lo “sviluppo territoriale integrato” nelle aree marginali del Lazio: quali opportunità di finanziamento nell’ambito della politica di coesione nazionale?

Il post ricorda che il PR FESR Lazio 2021-2027 si caratterizza per una marcata concentrazione degli interventi della “progettazione integrata territoriale” nelle aree urbane. L’aspetto più eclatante della evidente scarsa attenzione per le “aree interne” ed altre aree a rischio di marginalità sociale è la mancata attivazione dell’Obiettivo Specifico 5.2 dei PR FESR, che dovrebbe sostenere lo sviluppo locale in aree diverse da quelle urbane. A fronte della scelta ampiamente discutibile di non attivare l’OS 5.2 del PR FESR, per i Comuni delle aree territoriali più fragili del Lazio sarà opportuno capire meglio come valorizzare gli interventi della politica di coesione finanziati con finanza pubblica nazionale. Fra questi si ricordano il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), il Fondo di Sostegno ai Comuni marginali e il Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale. Infine, si evidenzia che una partita importante si giocherà con l’attuazione a livello regionale, nel periodo fino al 2027, della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), di fatto non pervenuta nella programmazione regionale 2014-2020.

Housing sociale nelle aree rurali del Lazio: il recente bando della Misura 7 del PSR rischia di essere un’occasione perduta

Le SottoMisure 7.7 e 16.9 del PSR Lazio, qualora fossero state attuate congiuntamente, avrebbero potuto consentire di finanziare innovativi progetti di housing sociale nelle zone rurali. In questa luce, il recente bando della Misura 7 del PSR Lazio sui Piani di Sviluppo dei Comuni rischia di essere un’occasione perduta.

Il progetto Metropoli strategiche, le aree rurali del Lazio e i GAL

Questo post tratta del potenziale ruolo di rappresentante degli interessi politici ed economici delle città medie e piccole del Lazio per i GAL, a fronte dell’ulteriore rafforzamento della Città Metropolitana di Roma. La centralità attuale, nel dibattito e a livello politico-istituzionale, delle Città Metropolitane, inter alia, implica una forte divaricazione nella distribuzione dei finanziamenti che vengono riservati alla Città Metropolitana di Roma (in primis tramite i PON Governance e Città Metropolitane) e agli altri territori del Lazio. In questa luce, è cruciale che i nuovi GAL del Lazio sappiano fare leva sul ruolo ad essi attribuito dalla normativa comunitaria nella gestione di finanziamento per lo sviluppo rurale, per accreditarsi come “agenzie di sviluppo locale”, capaci di esprimere una elevata capacità di lobbying e, non ultimo, di valorizzazione di ulteriori fonti di finanziamento pubbliche aggiuntive rispetto a quelle del PSR Lazio 2014-2020.

Il progetto Metropoli strategiche, le aree rurali e i piccoli comuni

Il post critica il progetto Metropoli Strategiche finanziato dal PON Governance, in quanto può creare ulteriori fratture, anche politiche, fra Città Metropolitane e città medie e minori. Il progetto, anche se annovera fra i beneficiari solo le Città Metropolitane, non è finanziato dal PON Metro, ma dal PON Governance che, invece, dovrebbe potenziare le capacità di scelta politica ed amministrative di tutti gli Enti Locali. Inoltre, testimonia chiaramente il completo sbilanciamento del dibattito, e anche dell’allocazione di finanza pubblica, verso le città, specialmente quelle più grandi.

I nuovi GAL e l’innovazione tecnologica e sociale nelle zone rurali

Questo post evidenzia l’opportunità che i GAL rafforzino progressivamente le attività di analisi e di proposta tecnica e politica in modo non solo da migliorare la loro capacità di gestione dei PSL e di intercettare risorse pubbliche aggiuntive, ma anche da contribuire a riequilibrare un dibattito che esalta, esprimendo una visione abbastanza parziale, il ruolo delle città come motore dell’innovazione tecnologica e sociale. Alcuni esempi concreti che chiudono il post evidenziano, invece, che anche nel settore primario e nelle zone rurali si possono sviluppare sofisticati e utili progetti di innovazione tecnologica e sociale resi possibili dalle c.d. “tecnologie abilitanti”, finanche nelle aree più arretrate. I GAL dovrebbero farsene promotori, essendo l’innovazione una delle caratteristiche fondamentali dell’approccio LEADER.