In questo post, dopo aver richiamato la similitudine fra Investimento 2.1 Attrattività dei borghi storici del PNRR (Sub-componente M1C3) e Obiettivo Specifico 4.6 Cultura e turismo sostenibile del PR FESR Lazio (OS 4.6), provo in primo luogo a invitare dirigenti e funzionari dell’Autorità di Gestione del PR FESR Lazio a dare corso agli interventi dell’Obiettivo Specifico 4.6 prendendo come termini di riferimento proprio le due Linee di intervento dell’Investimento 2.1 del PNRR (segnatamente l’avviso di selezione dei progetti di rigenerazione culturale e sociale della Linea B). Questo per il fatto che la logica di intervento dell’OS 4.6. è assolutamente simile a quella dei due sub-interventi della Linea B dell’Investimento Attrattività dei borghi storici. Essa, infatti, poggia sull’idea di riqualificare luoghi storico-culturali e di elevato pregio architettonico per farli diventare spazi di fruizione artistico e culturale, ma anche spazi per l’erogazione di servizi tradizionali e innovativi di cura alla persona e alla comunità. A tal fine vengono anche previste azioni di sostegno per promuovere pratiche di cittadinanza attiva e la presa in carico di tali servizi da parte di “imprese sociali” e associazioni.
In secondo luogo, provo a evidenziare – anche considerando l’avviso di selezione dei Piani integrati delle Green Communities (Investimento 3.2 Green Communities del PNRR) – che, sempre di più, la maggior parte delle azioni di policy potenzialmente a diretto beneficio dei Comuni – quale che sia la fonte di finanziamento – richiede ormai sistematicamente la partecipazione in forma aggregata di più Comuni (o altri Enti con finalità pubbliche). Si potrebbe dire che ormai “nessun Comune si salva da solo”.
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New European Bauhaus e comunità culturali: una intervista al professor Alessandro Crociata, esperto di Economia della Cultura
Nei precedenti post ho illustrato il possibile profilo strategico di Strategie di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo ex approccio LEADER orientate all’innovazione sociale.
Ho anche evidenziato che SSLTP orientate all’innovazione sociale potrebbero, fra l’altro, sostenere il consolidamento di autentiche “comunità culturali” che abbiano la missione di tutelare e valorizzare beni e siti culturali del loro territorio.
Su tale questione e sull’influenza che potrebbe avere sulle scelte strategiche di valorizzazione di beni e siti culturali il New European Bauhaus (NEB) il nuovo post propone una intervista al professor Alessandro Crociata (Università degli Studi de L’Aquila – Gran Sasso Science Institute), fra i massimi esperti italiani di Economia della Cultura. Egli, dopo aver spiegato il NEB, sottolinea la necessità di muovere da un autentico approccio strategico di cultural planning per definire percorsi di sviluppo dal basso che valorizzino meglio gli asset culturali.