
Il post, muovendo da un articolo giornalistico sulla più recente Relazione sulla Performance di Roma Capitale (relativa all’anno 2021), propone alcune riflessioni sulle seguenti criticità di fondo del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (SMVP) nella PA: (i) l’applicazione di logiche e criteri di valutazione della performance sostanzialmente analoghi sia per le funzioni ricorrenti (routine amministrativo-procedurali), sia per i progetti; (ii) la scarsa rilevanza attribuita alla valutazione effettiva dell’impatto sui cittadini e sulle imprese dell’azione pubblica (la valutazione della performance continua ad essere di fatto auto-referenziale e focalizzata sui “risultati interni”); (iii) la valutazione, nell’ambito di molte organizzazioni pubbliche italiane, non solo non viene applicata per “misurare” in primo luogo i “risultati esterni”, ma viene anche sovente confusa con le procedure di audit.