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Programmi FESR 2021-2027. Alcune considerazioni su come definire in modo pertinente gli interventi a sostegno delle imprese

Il post propone dei suggerimenti per descrivere in modo completo le azioni di policy da inserire in ciascuno dei 23 Obiettivi Specifici dei Programmi Regionali FESR 2021-2027.
A tal fine si possono usare due diversi approcci/strumenti di lavoro: (i) l’Approccio di Quadro Logico, ampiamente usato nella formulazione dei progetti di sviluppo socio-economico; (ii) la Matrice “5W Questions + How?”, uno strumento che, per semplicità ed applicabilità a varie tipologie di indagine, si può anche usare per definire dei progetti di sviluppo, o per descrivere in termini sintetici delle azioni di politica economica. Il post illustra come la Matrice “5W Questions + How?” potrebbe essere usata per razionalizzare e descrivere in termini sintetici degli interventi a sostegno della competitività delle imprese.

Programmi FESR 2021-2027 e “bussola per il digitale 2030” della Commissione Europea

Il breve articolo ribadisce che per la formulazione degli interventi dell’Obiettivo di Policy 1 (OP 1) “Un’Europa più competitiva e intelligente” dei Programmi Regionali FESR 2021-2027, i cinque Obiettivi Specifici in cui è articolato si possono riunire in due blocchi di analisi e di proposte: (i) il blocco politica industriale 2021-2027 e (ii) il blocco agenda digitale. Per la definizione delle agende digitali dei Programmi FESR il riferimento fondamentale è l’Iniziativa “decennio digitale” della Commissione. A tale riguardo il post rimarca, in particolare, l’importanza dell’Iniziativa “legge europea per i semiconduttori”, varata l’8 Febbraio scorso. Tale Iniziativa ha una valenza realmente strategica, essendo volta a tamponare uno dei principali talloni d’achille del sistema industriale del vecchio continente, ossia la forte dipendenza da altre aree geopolitiche per la produzione di semiconduttori.

Principali riferimenti strategici per la formulazione dell’Obiettivo di Policy 1 dei Programmi FESR 2021-2027

Il breve articolo presenta i riferimenti strategici per la definizione dell’Obiettivo di Policy 1 (OP 1) “Un’Europa più competitiva e intelligente” dei Programmi Regionali FESR 2021-2027. L’OP 1 si articola in cinque Obiettivi Specifici, che si possono riunire in due blocchi di analisi e di proposte di policy: (i) il blocco politica industriale 2021-2027 e (ii) il blocco agenda digitale. Il post rimarca che in relazione al blocco politica industriale le questioni di fondo sulla cui base definire la strategia sono: (i) come ampliare la base produttiva regionale (e, quindi, come sostenere la nascita di nuove imprese); (ii) come sostenere resilienza e competitività della base produttiva pre-esistente.

I pilastri del disegno strategico del PNRR e dei Programmi 2021-2027 cofinanziati dai Fondi Strutturali

Il breve post si concentra sugli elementi portanti del disegno strategico del PNRR e dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali e pone in luce che si possono stabilire molteplici parallelismi fra di essi e che, soprattutto, gli Obiettivi di Policy dei Fondi si possono far corrispondere alle “Missioni” del PNRR e, a un livello logico inferiore, gli Obiettivi Specifici si possono far corrispondere alle Componenti del PNRR. Questo dovrebbe chiarire meglio per quali motivi è più corretto – e anche più proficuo in sede di programmazione – considerare i cinque Obiettivi di Policy e gli Obiettivi Specifici indicati nei Regolamenti sui Fondi Strutturali per quello che sono, ossia ambiti delle politiche pubbliche che si collocano su due diversi livelli logici.

Un possibile percorso logico per la formulazione dei Programmi FESR 2021-2027

Il breve articolo presenta un possibile percorso logico per la formulazione dei Programmi FESR 2021-2027. La premessa del percorso logico proposto è l’idea – provocatoria, ma solo in quanto poco discussa – che non sia molto utile considerare gli Obiettivi di Policy e gli Obiettivi Specifici (OS) dei Fondi Strutturali 2021-2027 come due livelli gerarchici di una ipotetica Matrice di Quadro Logico. E’ pragmatico e molto più utile considerarli come due livelli di ambiti di policy e non dei veri “obiettivi” e, quindi, come dei vincoli – molto rilevanti – alla formulazione dei Programmi.
Ne consegue che, dati i singoli OS (singoli ambiti di policy), se si vuole informare la formulazione della strategia complessiva all’Approccio di Quadro Logico, si debba farlo a livello di singolo OS, elaborando una “catena logica” che leghi le azioni di policy pertinenti rispetto a quell’OS a degli obiettivi di sviluppo da raggiungere al termine del periodo di programmazione.
Naturalmente si dovrà avere premura di verificare mutua coerenza e sinergie delle varie “catene logiche” elaborate per gli OS che i decisori politici intendono inserire nel POR e che, nell’insieme, la strategia regionale di sviluppo sostenuta dal FESR sia caratterizzata da una soddisfacente coerenza interna.

La struttura dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027

Con l’approvazione della bozza di Accordo di Partenariato e con il suo invio alla Commissione per l’avvio formale del negoziato, entra nel vivo anche la fase di formulazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027.
Il presente post presenta in termini didascalici la ratio della struttura dei Programmi 2021-2027, struttura che è definita dall’art. 22 del Regolamento sulle Disposizioni Comuni (RDC) – regolamento generale sui Fondi Strutturali e su altri Fondi “a gestione concorrente” – e dall’Allegato V al RDC (Allegato che vincola i decisori pubblici ad una formulazione molto schematica dei Programmi, che saranno articolati in otto Sezioni e includeranno molte tavole sinottiche, fra le quali spiccano la tabella 1 sulla motivazione della scelta degli Obiettivi Specifici inseriti nei Programmi e le varie tabelle di ripartizione delle risorse finanziarie sulla base delle varie “dimensioni” dei Fondi Strutturali 2021-2027, che sono indicate molto chiaramente nell’Allegato I al RDC).

Breve presentazione del regolamento generale sui Fondi Strutturali 2021-2027

Il post propone una presentazione sintetica, tramite tre schemi grafici, della struttura del regolamento generale sui Fondi Strutturali 2021-2027 (il Reg. (UE) 2021/1060 approvato il 24.06.2021 e pubblicato sulla GUUE del 30.06.2021). Il Reg. (UE) 2021/1060 si articola in ben 9 Titoli. Uno di quelli più significativi è certamente il Titolo III “Programmazione” – articoli da 21 a 37 del RDC – che, inter alia, disciplina le forme dello “sviluppo territoriale” della programmazione 2021-2027, che costituiscono un autentico pilastro della programmazione FESR.

La bussola della formulazione strategica dei Programmi FESR 2021-2027

Il processo di formulazione dei Programmi 2021-2027 si snoda lungo quattro step fondamentali: (i) la fase di formulazione strategica; (ii) la fase di formulazione operativa; (iii) la verifica del rispetto dei vincoli sulle tipologie di intervento ammissibili; (iv) la verifica del rispetto quantitativo dei vincoli di concentrazione tematica (finanziaria) degli interventi. La fase di formulazione strategica può essere schematizzata tramite la “bussola” della formulazione strategica dei Programmi, i cui punti cardinali, con riferimento ai Programmi regionali FESR, sono: (i) gli Obiettivi di Policy (OP); (ii) i 23 Obiettivi Specifici del FESR associati agli OP; (iii) il rispetto delle condizioni abilitanti e (iv) la verifica della coerenza con le strategie regionali di specializzazione intelligente.

La politica di coesione 2021-2027 in Italia: quadro d’insieme con vista sul PNRR

Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha promosso una utile iniziativa – “Uniamo l’Italia – Idee e proposte per programmare il Fondo Sviluppo e Coesione” – che, di fatto, è una consultazione aperta a vari stakeholders intesa a migliorare la programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il ciclo 2021-2027.
Il post rimarca che sono ampiamente condivisibili i punti di partenza dell’iniziativa di “ascolto” degli stakeholders pubblici e privati lanciata dal Ministro – volontà di assicurare l’aggiuntività rispetto alle spese ordinarie dello Stato e volontà di rafforzare la strategicità dei progetti finanziati – ma che è parimenti necessario potenziare la complementarietà e la mutua coerenza dei vari strumenti di intervento a sostegno della coesione territoriale che, nel periodo di programmazione 2021-2027, sono molto più numerosi che non nel periodo 2014-2020. Dal momento che è ancora in corso la fase di formulazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali vi sarebbero ancora i margini per curare meglio la definizione dei meccanismi di coordinamento dei vari strumenti di intervento.

I Fondi Strutturali ai tempi del PNRR

Giovedì 18 Novembre si è tenuta una importante seduta del Consiglio Affari Generali/Coesione in cui, di fatto, si è preso atto che l’approvazione degli Accordi di Partenariato (autentico perno della politica di coesione) slitterà al primo semestre del nuovo anno. Un po’ in tutti i Paesi europei, in sostanza, la programmazione dei Fondi Strutturali è stata relegata in secondo ordine rispetto a quelle degli interventi dei Recovery Plan nazionali finanziati nell’ambito dell’Iniziativa Next Generation EU. Questa scelta, se da un lato si può considerare pragmatica e ragionevole, come si argomenta nel post, dall’altra ha due implicazioni molto rilevanti anche sul piano politico: (i) è destinata a creare in modo definitivo una sorta di stigma per i Fondi Strutturali (i quali sono sempre più visti come uno strumento “vecchio”, che richiede procedure di programmazione e di attuazione un po’ farraginose); (ii) vengono penalizzati sin dall’avvio gli strumenti di finanziamento volti a sostenere il catching-up delle aree territoriali europee più deboli.