Il post argomenta che, quantunque la valutazione ex ante dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali per il periodo 2021-2027 non sia obbligatoria, sarebbe ampiamente opportuno effettuarla. In particolare, dovrebbe essere verificata con attenzione la “pertinenza istituzionale” (coerenza “istituzionale”) rispetto alle grandi direttrici strategiche delle politiche dell’UE. I programmi FESR 2021-2027 sono articolati in Obiettivi di Policy e Obiettivi Specifici. La valutazione della “pertinenza istituzionale” può essere fatta a livello di intero Programma, di Obiettivi di Policy, di ambiti di intervento inseriti negli Obiettivi di Policy e anche di Obiettivi Specifici. Il post si sofferma sull’Obiettivo di Policy 1 (OP 1 “Un’Europa più intelligente e competitiva”) e, più specificamente, sulla strategia di politica industriale che le Regioni possono perseguire nell’ambito dell’OP 1. Ragionando su questo ambito di policy la verifica della “pertinenza istituzionale” dovrebbe considerare come termini di riferimento la strategia dell’UE per la realizzazione di uno Spazio Europeo della Ricerca, gli interventi per il sostegno alle imprese e il buon funzionamento del mercato interno e i molteplici interventi per la digitalizzazione dell’economia e della società.
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Strategie di sviluppo territoriale, integrazione dei migranti e housing sociale nelle aree rurali
Il post propone delle riflessioni sui principali strumenti di finanziamento della programmazione 2021-2027 potenzialmente disponibili per finanziare innovativi progetti di housing sociale nelle zone peri-urbane e rurali volti specificamente a favorire la “regolarizzazione” e il progressivo inserimento socio-lavorativo dei migranti nelle c.d. “aree interne” e/o in altre aree economicamente molto fragili. Il consolidamento dei percorsi di vita dei migranti nelle aree a rischio di marginalità sociale potrebbe avere due effetti positivi: (i) contrastare il declino demografico di queste aree; (ii) contribuire a sostenere l’economia locale (sia per effetto dei maggiori consumi in loco, sia per effetto dell’avvio di nuove attività produttive condotte dagli stessi migranti).
I più rilevanti strumenti di finanziamento sono il FESR (si pensi alle Strategie di Sviluppo Territoriale ex Obiettivo Specifico 5.2 della nuova programmazione); il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale per finanziare direttamente interventi di sostegno in aree rurali più fragili e, soprattutto, il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e FSE Plus. In questo post non vengono considerati i contributi potenzialmente utili del PNRR.
Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali e “catene logiche”
Il post pone in luce tre problemi di fondo che condizionano negativamente la formulazione e l’attuazione dei Programmi complessi cofinanziati dai Fondi Strutturali, fra cui una conoscenza perfettibile dei principali approcci usati a livello internazionale per la definizione del disegno strategico di progetti e Programmi complessi, quali Approccio di Quadro Logico, Theory of Change, Result-Based Management, Outcome Mapping.
Mi è sembrato opportuno ricordare che tutti questi approcci, fondamentalmente, affondano le radici nelle c.d. “catene logiche”, che si sono affermate negli anni Settanta. Si parla tanto di formazione per migliorare la Pubblica Amministrazione (PA). Credo che per migliorarla davvero si dovrebbe dedicare ampio spazio ad attività di formazione sul significato di programmare “per obiettivi”, “catene logiche”, Approccio di Quadro Logico e “teoria del cambiamento”.
La coerenza verticale dell’Obiettivo di Policy 1 (Competitività) dei Programmi FESR 2021-2027 con la cornice di politica economica europea
Il post, in continuità con il precedente del 25 Maggio, conferma la necessità che i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali siano ampiamente coerenti con il quadro di policy europeo, sempre più incardinato sui tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (“transizione verde”, “transizione digitale” e “resilienza e inclusione sociale”). Sia per i singoli Obiettivi di Policy del periodo 2021-2027, sia per i Programmi nel loro insieme bisogna sempre verificare la pertinenza (coerenza) “verticale” con le politiche pubbliche dell’UE e la pertinenza “orizzontale” con le condizioni abilitanti e con Componenti e Investimenti del PNRR (il post si focalizza sull’Obiettivo di Policy 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente”).
Il negoziato sui Programmi della politica di coesione 2021-2027 e il principio di concentrazione tematica dei Fondi Strutturali
Il post presenta i principali vincoli alla formulazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027, ossia: (i) il quadro di policy europeo, sempre più incardinato sui tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (specialmente dopo che i tre pilastri “transizione verde”, “transizione digitale” e “resilienza e inclusione sociale” sono stati rafforzati ulteriormente quali pilastri del “modello di crescita europeo” nella Comunicazione della Commissione COM(2022) 83 del 2 Marzo u.s.); (ii) i vincoli riconducibili al rispetto del principio di “concentrazione tematica” dei Fondi Strutturali (fra cui le “condizionalità macroeconomiche” e le c.d. “condizioni abilitanti”).
La componente EaSI del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027
Il post presenta la struttura della componente a “gestione diretta” e “gestione indiretta” di FSE Plus 2021-2027. Questa componente riprende direttamente il Programma Employment and Social Innovation (EaSI) del periodo 2014-2020, che era già uno “strumento quadro”. La scelta di inserire uno “strumento quadro” all’interno dello “strumento quadro” EaSI è abbastanza discutibile. In particolare si evidenzia che la componente EaSI di FSE Plus è di fatto destrutturata rispetto al periodo 2014-2020. La ben definita architettura strategica di EaSI 2014-2020 delineata nel Reg. (UE) 2013/1296, infatti, si perde completamente e, di fatto, resta solo un elenco di attività ammissibili a beneficio, che “rimescola le carte” rispetto alle attività associate ai tre Assi costitutivi di EaSI 2014-2020.
Le principali innovazioni della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali, con focus su FSE Plus
Il post presenta quelli che si possono considerare i sei principali elementi di novità della programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali. Fra questi spicca l’innovazione esogena dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026. Il PNRR, quantunque non sia parte della “politica di coesione”, annovera degli obiettivi di politica economica che si sovrappongono ampiamente a quelli della “politica di coesione”, anche per il semplice fatto che sia il PNRR sia i Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali muovono da un quadro di policy europeo sempre più ancorato ai tre pilastri dell’Iniziativa Next Generation EU (transizione verde, transizione digitale e inclusione sociale). Il PNRR, inoltre, prevede tre Componenti – incluse nella Missione 5 “Inclusione e coesione” – interamente orientate a rafforzare l’inclusione sociale (in particolare di inoccupati e delle donne) e la coesione in senso lato.
La programmazione degli interventi del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027
Il post presenta la struttura del “nuovo” FSE Plus 2021-2027. Essa si caratterizza per diverse innovazioni che rendono in primo luogo lo strumento dedicato alle politiche strutturali per l’occupazione dell’UE un autentico “strumento quadro”, che ingloba più strumenti/linee di finanziamento della programmazione 2014-2020 (e, quindi, anche più “forme di gestione”). Queste innovazioni e la natura di “strumento quadro” di FSE Plus 2021-2027 hanno rilevanti conseguenze sulla formulazione dei Programmi Regionali – PR – e dei singoli interventi, che è alquanto diversa da quella seguita per i PR FESR.
La struttura dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027
Con l’approvazione della bozza di Accordo di Partenariato e con il suo invio alla Commissione per l’avvio formale del negoziato, entra nel vivo anche la fase di formulazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2021-2027.
Il presente post presenta in termini didascalici la ratio della struttura dei Programmi 2021-2027, struttura che è definita dall’art. 22 del Regolamento sulle Disposizioni Comuni (RDC) – regolamento generale sui Fondi Strutturali e su altri Fondi “a gestione concorrente” – e dall’Allegato V al RDC (Allegato che vincola i decisori pubblici ad una formulazione molto schematica dei Programmi, che saranno articolati in otto Sezioni e includeranno molte tavole sinottiche, fra le quali spiccano la tabella 1 sulla motivazione della scelta degli Obiettivi Specifici inseriti nei Programmi e le varie tabelle di ripartizione delle risorse finanziarie sulla base delle varie “dimensioni” dei Fondi Strutturali 2021-2027, che sono indicate molto chiaramente nell’Allegato I al RDC).
Breve presentazione del regolamento generale sui Fondi Strutturali 2021-2027
Il post propone una presentazione sintetica, tramite tre schemi grafici, della struttura del regolamento generale sui Fondi Strutturali 2021-2027 (il Reg. (UE) 2021/1060 approvato il 24.06.2021 e pubblicato sulla GUUE del 30.06.2021). Il Reg. (UE) 2021/1060 si articola in ben 9 Titoli. Uno di quelli più significativi è certamente il Titolo III “Programmazione” – articoli da 21 a 37 del RDC – che, inter alia, disciplina le forme dello “sviluppo territoriale” della programmazione 2021-2027, che costituiscono un autentico pilastro della programmazione FESR.