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Alcune considerazioni sulla progettazione integrata territoriale nella politica di coesione 2021-2027

Il post esamina il possibile spazio strategico degli interventi a sostegno dello sviluppo territoriale nella politica di coesione 2021-2027. Esso rimarca, in particolare, l’importanza degli emendamenti del Parlamento Europeo alle proposte di regolamento inerenti alla politica di coesione post 2020 avanzate dalla Commissione, per rafforzare la progettazione integrata territoriale nel periodo 2021-2027 in tutti i territori dell’UE. Il Parlamento, infatti, non solo ha richiesto di aumentare la riserva delle risorse finanziarie del FESR da destinare all’agenda urbana, ma ha anche richiesto di rafforzare gli interventi del FESR nelle aree rurali e di introdurre anche per questi interventi una riserva della dotazione nazionale FESR (pari al 5%).

L’approccio place-based alle politiche strutturali di sviluppo e lo “sviluppo rurale 3.0” dell’OCSE

Il post presenta il paradigma dello “sviluppo rurale 3.0” dell’OCSE, ampiamente informato all’approccio place-based alle politiche strutturali di sviluppo. Come sottolineato dagli esperti dell’OCSE, alla luce dei cambiamenti nei contesti rurali degli ultimi due decenni le politiche di sviluppo rurale dovrebbe mettere definitivamente alle spalle l’approccio di breve termine ed eminentemente settoriale del passato e puntare sulla creazione, a livello locale, di condizioni di contesto favorevoli alla valorizzazione del potenziale di sviluppo di ciascuna area rurale.

L’impatto dei Piani di Sviluppo Locale bottom up. L’importanza degli “effetti di apprendimento”

Il post pone in luce quali siano gli impatti qualificanti dei Piani di Sviluppo Locale (PSL) informati all’approccio CLLD/LEADER. L’impatto dei PSL, quale che sia il loro disegno strategico e gli strumenti di policy utilizzati si può articolare su tre livelli: (i) impatto sul comportamento di tutti gli operatori (sia quelli pubblici, sia quelli privati); (ii) potenziamento della dotazione del “capitale sociale” su scala locale. Questo, peraltro, ha un effetto catalizzatore non solo sulle ricadute socio-economiche dei PSL, ma anche sugli stessi processi di apprendimento presso gli stakeholder locali; (iii)
impatti economici sui territori interessati. Pertanto, il post fornisce anche, implicitamente, delle indicazioni sugli elementi chiave del “disegno di valutazione” dei PSL.

La PAC post 2020. Una PAC dei territori?

Il post muove dal “Documento di discussione sulla PAC dopo il 2020” dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata presentato il 6 ottobre a Roma. Tale Documento, a mio parere opportunamente, richiede per la PAC post 2020 più attenzione ai territori e allo sviluppo locale. Una futura “PAC dei territori” è certamente condivisibile, ma va ripensato il come attuarla, in quanto diversi strumenti del II Pilastro della PAC che sostengono lo sviluppo locale restano inattuati. Ed anche per lo strumento più noto – il LEADER – i risultati continuano ad essere al di sotto delle aspettative.

Enti Locali: la Misura 7 del PSR Lazio non è abbastanza

Il post mette in luce che la Misura 7 dei Programmi di Sviluppo Rurale non esaurisce le opportunità di finanziamento per gli Enti Locali. E implicitamente evidenzia che la Regione Lazio non ha sostenuto adeguatamente gli Enti Locali, circoscrivendo le opportunità di finanziamento dei Piani di Sviluppo dei Comuni ex SottoMisura 7.1 solo a questa Misura del PSR Lazio.

PSR Lazio: suggerimenti sulla formulazione dei Piani di Sviluppo dei Comuni

Il post delinea le fasi di lavoro fondamentali per formulare i Piani di Sviluppo dei Comuni entro il 15 settembre 2017 (scadenza del bando inerente la SottoMisura 7.1 del PSR Lazio).
L’impostazione delle fasi di lavoro e le scelte metodologiche sottese non sono propriamente congruenti con l’approccio partecipativo e “dal basso” che dovrebbe guidare la formulazione dei piani di sviluppo locale, ma sono anche una sorta di strada a senso unico se si vuole raggiungere l’obiettivo di conseguire l’approvazione dei Piani di Sviluppo dei Comuni, obiettivo ineludibile affinchè i Comuni possano accedere ad altri contributi fondamentali per migliorare l’offerta di servizi alla popolazione rurale.

Il bando del PSR Lazio sui Piani di Sviluppo dei Comuni: molto rumore per nulla?

Il post illustra il bando della Sottomisura 7.1 del PSR Lazio sui Piani di Sviluppo dei Comuni, emanato il 7 giugno scorso.
Il bando presenta, a mio modesto parere, diverse criticità, dal momento che è funzionale non solo all’elaborazione dei Piani di Sviluppo dei Comuni (Sottomisura 7.1), ma anche all’attuazione di interventi infrastrutturali delle altre operazioni della Misura 7. Se questo bando fosse stato impostato come un autentico “avviso-quadro” probabilmente si sarebbero evitate alcuni evidenti criticità del procedimento amministrativo. E’ auspicabile che successivi Atti della Regione contribuiscano a definire – e indirizzare – meglio la formulazione dei Progetti Pubblici Integrati, la finalizzazione e le specifiche tecnico-ingegneristiche degli interventi infrastrutturali e, non ultimo, il loro cronoprogramma di esecuzione.

La “logica” dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali

Anche i PSR, così come gli altri Programmi “complessi” cofinanziati dai Fondi SIE, hanno una “struttura” che viene formulata sulla base dell’Approccio di Quadro Logico (AQL). Certamente, si tratta, come sostenuto da molti, di documenti strategici di non facile lettura e in cui l’applicazione dell’AQL registra diversi adattamenti che, in alcuni casi, implicano delle autentiche storture nel “quadro logico” dei PSR.

Il bando della Misura 7 del PSR Lazio sui Piani di Sviluppo dei Comuni

Il post presenta il bando della Misura 7 del PSR Lazio inerente i Piani di Sviluppo dei Comuni, emanato il 7 giugno scorso. Una opportunità importante per tutti i Comuni non interessati dai GAL e dall’approccio LEADER. E quindi, il bando è anche la giusta occasione per chiarire in via definitiva quali siano i GAL selezionati dalla Regione con atti formali e chiudere la fase di impasse comportata dai numerosi ricorsi.