Social Impact Bonds (SIBs) e Saving cost bond (Scb) sono innovativi modelli di contrattualizzazione e funding dei servizi pubblici informati alla clausola “pay-for-success”, per i quali si registra un crescente interesse anche in Italia.
In forza di tale clausola, la spesa pubblica sarà sostenuta dalla Pubblica Amministrazione (PA) non a titolo di rimborso di servizi erogati (outputs), ma a titolo di premio se e solo se i progetti implementati avranno raggiunto gli obiettivi di impatto sociale, quando sono finanziati dai SIBs. Nel caso dei Scb, invece, gli investitori saranno ripagati se e solo se si raggiungeranno determinati obiettivi di efficienza operativa e, quindi, si conseguiranno i risparmi di spesa indicati nei contratti.
In questo post si evidenzia come tali strumenti, tuttavia, presentino degli elementi distintivi di cui tenere debitamente conto per valutare congruamente il loro “campo” di applicazione e quanto la loro applicazione sia vantaggiosa per la PA.
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La PA fra riforme e nuovi modelli di funding delle politiche pubbliche
Le riforme amministrative e la “digitalizzazione” della PA e il rilancio degli investimenti pubblici impongono di sperimentare nuovi modelli di funding delle politiche pubbliche. Il presente post discute di opportunità e limiti di due strumenti di finanziamento aggiuntivi rispetto alla finanza pubblica nazionale, ossia i Fondi dell’UE e il project finance.
Se si considerano le criticità nell’utilizzo di questi due strumenti in Italia e la situazione davvero difficile della finanza pubblica, non resta che concludere che dovranno essere percorse nuove vie sperimentali che vanno dal crowdfunding, al fundraising per la PA e a meccanismi di esternalizzazione dei servizi pubblici fondati su clausole “pay-for-success”.