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Audit, monitoraggio e valutazione dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali

Il post argomenta che audit, monitoraggio e valutazione costituiscono i principali meccanismi di apprendimento nell’ambito delle procedure attuative dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali (essi si possono tutti collocare nella fase “check” del Ciclo Plan Do Check Act di Shewhart e Deming). Va sempre ricordato, tuttavia, che essi hanno finalità, approcci e anche tempi di esecuzione differenti. In particolare va ricordato che il monitoraggio risponde alla domanda “Are we doing the things right?”». Invece, la valutazione risponde alla domanda “Are we doing the right things?”

La capacità amministrativa nella gestione dei Fondi “per la coesione”: definizione e valutazione

Il post propone una breve riflessione sulle rilevanti questioni della capacità amministrativa nella gestione dei Fondi Strutturali e della sua valutazione.
Gli interventi di sostegno alla capacità amministrativa verranno implementati nel periodo 2021-2027 secondo l’approccio “tabella di marcia” – ossia sulla base di step successivi – proposto dalla Commissione. In questo approccio, correttamente, è anche richiesto di impostare per le azioni di capacitazione uno specifico sistema di monitoraggio e valutazione. Il nodo della questione è che la valutazione degli interventi di capacity building è particolarmente complessa per molteplici ragioni.
Gli aspetti più critici della valutazione della capacità amministrativa sono tre: (i) è molto difficile definire la capacità amministrativa (e quindi stabilire l’oggetto stesso della valutazione); (ii) la valutazione andrebbe adeguatamente differenziata a seconda della macro-fase considerata, della tipologia di operazione e della titolarità dell’attuazione (distinguendo fra azioni “a regia regionale” e azioni “a titolarità regionale”); (iii) la valutazione andrebbe considerata essa stessa parte del processo di capacitazione amministrativa (in altri termini, dovrebbe essere introdotta nel sistema di gestione dei Fondi una autentica cultura valutativa).

La “pertinenza verticale” del Programmi Regionali FESR: focus sugli interventi a sostegno del sistema produttivo

Il post argomenta che, quantunque la valutazione ex ante dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali per il periodo 2021-2027 non sia obbligatoria, sarebbe ampiamente opportuno effettuarla. In particolare, dovrebbe essere verificata con attenzione la “pertinenza istituzionale” (coerenza “istituzionale”) rispetto alle grandi direttrici strategiche delle politiche dell’UE. I programmi FESR 2021-2027 sono articolati in Obiettivi di Policy e Obiettivi Specifici. La valutazione della “pertinenza istituzionale” può essere fatta a livello di intero Programma, di Obiettivi di Policy, di ambiti di intervento inseriti negli Obiettivi di Policy e anche di Obiettivi Specifici. Il post si sofferma sull’Obiettivo di Policy 1 (OP 1 “Un’Europa più intelligente e competitiva”) e, più specificamente, sulla strategia di politica industriale che le Regioni possono perseguire nell’ambito dell’OP 1. Ragionando su questo ambito di policy la verifica della “pertinenza istituzionale” dovrebbe considerare come termini di riferimento la strategia dell’UE per la realizzazione di uno Spazio Europeo della Ricerca, gli interventi per il sostegno alle imprese e il buon funzionamento del mercato interno e i molteplici interventi per la digitalizzazione dell’economia e della società.

Ciclo del progetto: la fase iniziale di ideazione

Il post illustra la fase di ideazione (avvio) del “ciclo del progetto”, che si può articolare in tre sub-fasi (identificazione, analisi e formulazione).
La fase di ideazione si chiude con l’elaborazione di una “proposta di progetto” o “progetto preliminare”.
Molti autori asseriscono che si chiuda con il “project charter” (una sorta di atto che formalizza la conclusione della fase di avvio). Così non è. Va sempre considerata una fase (fase “fantasma” in molti “cicli del progetto” proposti in Guide e Manuali), che è quella dell’approvazione dei progetti. Non va mai dimenticato che solo nel caso in cui la “proposta di progetto” venga approvata, sarà possibile definire il “project charter” e proseguire con una fase successiva di approfondimento che conduce all’elaborazione del “progetto esecutivo”.

Ciclo del progetto, monitoraggio e valutazione d’impatto

Il post argomenta che per capire adeguatamente il ruolo della valutazione di impatto bisogna collocarla nella fase di maturazione degli effetti strutturali del “ciclo del progetto” (generalmente non richiamata anche in rilevanti Manuali sulla formulazione dei progetti). Questa fase – che corrisponde alla fase “Act” del Ciclo “Plan-Do-Check-Act” – include anche il processo di apprendimento dall’attuazione del progetto (catalizzato dalla stessa valutazione di impatto) e quello della valorizzazione delle “lezioni dell’esperienza” attuazione da parte dei decisori politici e degli esperti che li supportano nella formulazione di progetti o di Programmi complessi. La valutazione di impatto, quindi, anche più della valutazione “on-going” ha quali finalità precipue quelle di rendere conto di attuazione ed effetti strutturali dei progetti e di supportare i processi di decisione strategica.

Catene logiche e processi di Monitoraggio e Valutazione dei progetti

Il post illustra le tre parti costitutive fondamentali delle c.d. “catene logiche”, che sono sempre alla base di una buona formulazione di progetti di sviluppo socio-economico e programmi complessi. Esse sono implementazione (piano di lavoro del progetto), ipotesi e gap logici e risultati e impatti.
Il blocco implementazione è completamente interno al progetto (e direttamente controllabile dall’agenzia esecutrice o dal team incaricato di realizzarlo). Risultati e impatti di lungo termine, invece, dipendono in parte dal progetto e in ampia parte da fattori di contesto. Questo è un aspetto molto rilevante da considerare anche in sede di definizione dei processi di monitoraggio e valutazione dei progetti.

La base normativa dei processi di Monitoraggio e Valutazione dei Programmi FESR 2021-2027

Il post, dopo aver ricordato l’importanza dei processi di Monitoraggio e Valutazione (M&V) dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali, richiama i principali riferimenti normativi per l’impostazione delle attività di M&V dei Programmi FESR 2021-2027. Gli aspetti principali da sottolineare sono l’importanza strategica del “performance framework”, normato dagli articoli 16 e 17 del Reg. (UE) 2021/1060 e per il FESR l’introduzione di un set di indicatori “comuni” di risultato. Il problema più rilevante evidenziato nel post concerne il fatto che gli indicatori “comuni” previsti dal Reg. (UE) 2021/1058, in diversi casi, non appaiono pienamente coerenti con azioni di policy ammissibili a beneficio e campi di intervento, né facilmente rilevabili.

Monitoraggio dei progetti: introduzione alla tecnica dell’Earned Value Management

Il post illustra uno strumento di controllo di gestione poco utilizzato in Italia: l’Earned Value Managament. L’approccio Earned Value Management consente di avere, in itinere, un cruscotto di monitoraggio sia sull’avanzamento fisico del progetto (realizzazione fisiche e quantità di risorse impiegate), sia sul suo avanzamento finanziario. Applicata in corso d’opera consente anche di fare previsioni su possibili ritardi nell’esecuzione e completamento di un dato progetto e/o su aumenti dei costi complessivi del progetto.