Anche per il periodo 2021-2027 il documento strategico di riferimento, in tutti gli Stati membri dell’UE, per programmare gli interventi cofinanziati dai Fondo Strutturali sarà l’Accordo di Partenariato. Il post fornisce un breve resoconto del percorso istituzionale già sviluppato in Italia, a partire dal 27 marzo 2019, per formulare l’Accordo di Partenariato 2021-2027.
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Il negoziato sui fondi europei per la coesione post 2020. L’Italia ha ancora bisogno di questi fondi?
Il post, muovendo dal negoziato sui fondi UE per la coesione post 2020, ricorda la situazione di grave ritardo delle regioni del Mezzogiorno storico. L’Italia, quindi, ha ancora un forte bisogno dei fondi UE per la coesione. Ma nel corso del negoziato chiediamoci anche perché in questo Paese l’ingente montante di Fondi Strutturali continui ad essere speso male e non produca effetti sul “catching up” delle regioni del Mezzogiorno storico. La domanda riportata nel titolo è volutamente anche provocatoria. Se l’Italia, come è incontrovertibile, ha ancora bisogno dei fondi UE per la politica di coesione, allora è assolutamente tempo che, in vista dell’avvio del nuovo ciclo di programmazione, operi un deciso turn around (vero e non di facciata) del sistema di gestione e di monitoraggio, controllo e valutazione delle spese cofinanziate dai fondi UE.
Politica, politiche pubbliche urbane e forte ritardo nell’attuazione finanziaria del PON Città Metropolitane
Il post, valorizzando i dati aggiornati del portale della Commissione “open cohesion”, discute il forte ritardo nell’attuazione del PON Città Metropolitane e, più in generale, di tutti i Programmi cofinanziati dai Fondi dell’UE in Italia. Sarebbe opportuno che il Governo italiano rendesse conto del forte rischio di perdere risorse dell’UE nel Documento di Economia e Finanza che è tenuto a presentare al Parlamento entro il prossimo 10 aprile.