Il post esamina alcune delle osservazioni critiche sul Dispositivo per la ripresa e la resilienza formulate di recente dalla Corte dei Conti Europea. Alcune di queste critiche riguardano il numero eccessivo di policy areas interessate e di obiettivi di medio-lungo termine. Altri rilievi molto utili della magistratura contabile europea concernono rischi ed opportunità riconducibili all’ampia sovrapposizione di obiettivi con i programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali. Questo aspetto, almeno fra i decisori politici e i media, appare ampiamente trascurato. Il mio modesto parere, invece, è che Governo nazionale e Regioni non debbano solo lavorare alacremente per presentare alla Commissione un robusto Piano di ripresa e resilienza, ma debbano anche, in parallelo, accelerare la formulazione dei programmi pluriennali cofinanziati dai Fondi Strutturali. Questo per valorizzare complementarità e potenziali sinergie fra le linee di finanziamento di Next Generation EU e i Fondi Strutturali post 2020.