Tag: POR FESR

La valutazione del processo di attuazione degli incentivi alle imprese

Il post rimarca la rilevanza dell’analisi del processo di implementazione e del tasso di take up in sede di valutazione degli incentivi alle imprese. Solo interpretando correttamente il valore del tasso di take up e di altri indicatori di avanzamento procedurale degli investimenti ammessi a beneficio, si potrà dare conto degli impatti sulle imprese beneficiarie rilevati tramite analisi contro-fattuali.

La valutazione dell’efficacia degli incentivi alle imprese: l’importanza della verifica sulla “necessità” degli aiuti

Il post rimarca la rilevanza dell’analisi del “principio di necessità” in sede di valutazione degli incentivi alle imprese. In termini concreti, questo implica una rigorosa analisi preliminare delle condizioni di fallimento del mercato e/o altre imperfezioni di mercato e condizioni di sotto-investimento che giustificano l’attivazione di regimi di aiuto e, sulla base di questa, una stima della “adeguatezza” e della “proporzionalità” dell’aiuto.

La valutazione dell’impatto dell’Asse 1 “Ricerca, Sviluppo tecnologico e innovazione” dei POR FESR 2014-2020

Il post propone delle riflessioni sui processi innovativi e sulla valutazione degli interventi pubblici a sostegno della ricerca e dell’innovazione inclusi nei POR FESR regionali. Tale valutazione, in particolare, dovrebbe essere focalizzata sugli Assi 1 e 3 dei POR FESR (corrispondenti agli Obiettivi Tematici 1 e 3 dell’Accordo di Partenariato). L’articolo si concentra nello specifico sulla valutazione dell’Asse 1 dei POR FESR e sulla necessità di concentrare l’analisi su alcune key issues in grado di dare conto dei progressi a livello microeconomico e macroeconomico nell’interpretazione dei processi di genesi e diffusione dell’innovazione.

La strategia di reindustrializzazione del Lazio. Il bando “Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali” un anno dopo

La programmazione pluriennale degli interventi di sviluppo cofinanziati dai fondi europei della Regione Lazio punta decisamente su un processo di reindustrializzazione del Lazio, tracciato nel documento strategico “Valore Aggiunto Lazio”, assolutamente coerente con la politica industriale dell’UE. Una siffatta strategia complessiva di rilancio strutturale del Lazio appare condivisibile. Appare meno condivisibile che non ci siano espliciti riferimenti al rilevante rischio di una ulteriore divaricazione nei livelli di competitività e di sviluppo fra il “centro” dell’economia laziale e le sue “periferie”, periferie che sono strutturalmente molto fragili soprattutto lungo la dorsale appenninica.