Il post, che muove dall’analisi di un contributo recente dell’esperto Federico Mento, evidenzia come i Social Impact Bonds siano strumenti potenzialmente molto efficaci per definire modelli di welfare pubblico che remunerino gli impatti socio-economici. Si tratta di modelli dei quali in Italia se ne sente strettamente la necessità. Appare evidente a tutti, infatti, l’esigenza di superare i meccanismi di esternalizzazione dei servizi pubblici informati alle logiche del “massimo ribasso”. Le “gare al massimo ribasso”, invero, sono la negazione della ricerca della qualità progettuale e di significativi impatti sociali delle politiche pubbliche.
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Il PON Inclusione sociale e la valutazione di impatto
Il post presenta alcuni interventi del PON Inclusione sociale per sostenere le organizzazioni non profit e la qualità dei loro progetti e, non ultimo, favorire la sperimentazione di metodi e metriche di valutazione di impatto sociale. Come già fatto in altri post, rimarco che non tutte le organizzazioni non profit hanno disponibilità finanziarie per applicare i metodi più rigorosi. Inoltre, la scelta di metodi e metriche di valutazione va calibrata sulla base di molteplici parametri inerenti destinatari finali, settore di intervento e mission delle varie organizzazioni.
PON Città Metropolitane, nuovi servizi di welfare e nuovi modelli di business
Riforma del terzo settore, organizzazioni ibride e normativa sulle startup innovative a vocazione sociale
La Circolare N. 3677/C (20 gennaio 2015) del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e la Guida del MISE per start up innovative a vocazione sociale (SIAVS) alla redazione del “Documento di Descrizione dell’Impatto Sociale” (data 21 gennaio 2015), introducono una ulteriore “condizionalità” per le SIAVS per poter accedere agli incentivi fiscali maggiorati di cui all’art. 29 del Decreto Crescita 2.0. Le SIAVS devono dimostrare il loro “impatto sociale”.
Questa è un’innovazione amministrativa che, a mio parare, incide ampiamente sui termini del dibattito parlamentare sulla riforma del terzo settore.
Per certi versi il dibattito sul contributo al benessere collettivo delle organizzazioni del terzo settore, grazie alla Circolare del MISE, si chiude con l’introduzione di quella che considero la clausola più importante. Mi riferisco appunto alla richiesta alle SIAVS (le future “imprese sociali” quando si saranno consolidate sul mercato) di dimostrare il loro impatto sociale.
Fundraising Virtual Hub: passione, professionalità e ..
Il post presenta Fundraising Virtual Hub (FVH), un network professionale nato da una felice intuizione di Elena Zanella. FVH è una rete di professionisti e imprese al servizio del Terzo settore, l’ente pubblico e la pubblica amministrazione, l’impresa responsabile che ha l’obiettivo di migliorare tutta una serie di servizi integrati al fundraising che, ai giorni nostri, sono importanti non solo per le organizzazioni del terzo settore. I tratti comuni di tutti gli esperti coinvolti sono la passione per il proprio lavoro e la professionalità.