Tecnologie strategiche critiche per l’Europa della STEP e struttura del pilastro Colmare il divario innovativo del Competitiveness Compass

 

«Generale, la guerra è finita
Il nemico è scappato, è vinto, battuto
Dietro la collina non c’è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare, buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale»
Francesco De Gregori – Generale (1978)

1. La nuova Iniziativa Competitiveness Compass, come evidenziato negli ultimi post del 20 e del 25 febbraio, è imperniata su tre pilastri verticali (core areas) e relative Iniziative faro e cinque catalizzatori trasversali (horizontal enablers).
2. Il primo pilastro “Colmare il divario innovativo” si può articolare in quattro aree di intervento strategiche, raggruppabili in due cluster (quello delle aree abilitanti e quello delle aree settoriali), come riassume lo schema che segue.

Fig. 1 – Aree di intervento strategiche e Iniziative faro del pilastro Closing the innovation gap

3. Se si considerano le Iniziative faro (di fatto dei piani di azioni e/o degli atti legislativi di indirizzo) delle due aree di intervento settoriali, è evidente che vi sono ampie aree di sovrapposizione con i cluster di tecnologie strategiche critiche per l’Europa, come definite dal Reg. (UE) 2024/795 del 29 febbraio 2024 sulla “Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa” (Strategic Technologies for Europe Platform – STEP) che è inteso a sostenere lo sviluppo delle tecnologie strategiche critiche per l’autonomia strategica dell’UE. [1]
Le tecnologie strategiche critiche vengono raggruppate in tre cluster (si veda la figura che segue), come dispongono il Considerando 6 e l’art. 2 del “Regolamento STEP”:
tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deep tech (microelettronica, intelligenza artificiale, quantum computing, edge computing e altre molto avanzate);
tecnologie pulite ed efficienti nell’uso delle risorse (segnatamente tecnologie “a zero emissioni nette” ex Reg. (UE) 2024/1735 del 13 giugno 2024);
biotecnologie, inclusi i medicinali critici. [2]

Fig. 2 – Cluster di tecnologie strategiche critiche della STEP

4. La figura che segue illustra schematicamente la connessione fra le aree di intervento strategiche settoriali del pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività e i tre cluster di tecnologie strategiche critiche per l’Europa della STEP. In estrema sintesi, confrontando queste due aree strategiche del primo pilastro “Colmare il divario innovativo” della bussola per la competitività e i settori tecnologici della STEP emerge chiaramente come almeno il primo pilastro si pone assolutamente in continuità con la strategia di politica industriale già ampiamente delineata dal “Regolamento STEP” che, a sua volta, muove dalla Raccomandazione della Commissione C(2023) 6689 del 3 ottobre 2023 sulle aree tecnologiche critiche per la sicurezza europea. [3]

Fig. 3 – Coerenza fra aree di intervento strategiche del pilastro Closing the innovation gap
e cluster di tecnologie strategiche critiche della STEP

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[1] La ratio di fondo della STEP e del nuovo corso della politica industriale dell’UE è ben riassunta dal Considerando n. 4 del Reg. (UE) 2024/795: «la diffusione e l’espansione nell’Unione delle tecnologie digitali e delle innovazioni delle tecnologie deep tech, delle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse e delle biotecnologie saranno essenziali per ridurre le dipendenze strategiche dell’Unione, cogliere le opportunità e conseguire gli obiettivi delle transizioni verde e digitale, garantendo così la sovranità e l’autonomia strategica dell’Unione, nonché promuovendo la competitività e la sostenibilità dell’industria dell’Unione. È pertanto necessaria un’azione immediata per sostenere lo sviluppo e la fabbricazione nell’Unione di tecnologie critiche, che costituiscono le principali carenze strategiche dell’Unione. Lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche si basano sulle catene del valore composte da attori economici interconnessi, che operano a livello intersettoriale, transfrontaliero e nell’ambito di imprese di diverse dimensioni, comprese le piccole e medie imprese (PMI). Pertanto, l’Unione dovrebbe anche salvaguardare e rafforzare le catene del valore di tali tecnologie critiche e dei relativi servizi essenziali e specifici per le attività di sviluppo o fabbricazione di tali tecnologie critiche, in modo da ridurre le dipendenze strategiche dell’Unione e preservando l’integrità del mercato interno, e dovrebbe affrontare le attuali carenze di manodopera e di competenze in tali settori, grazie a progetti di apprendimento permanente, istruzione, formazione e apprendistati e alla creazione di posti di lavoro attraenti e di qualità accessibili a tutti».
L’Obiettivo Generale della STEP è così espresso dall’art. 2 del Reg. (UE) 2024/795: «garantire la sovranità e la sicurezza dell’Unione, ridurre le dipendenze strategiche dell’Unione in settori strategici, potenziare la competitività dell’Unione rafforzando la sua resilienza e produttività attraverso la mobilitazione di finanziamenti, favorire condizioni di parità nel mercato interno, promuovere la partecipazione transfrontaliera, anche delle PMI, rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra gli Stati membri e le regioni, nonché promuovere un accesso inclusivo a posti di lavoro attraenti e di qualità investendo nelle competenze del futuro e adattando la sua base economica, industriale e tecnologica alle transizioni verde e digitale».
[2] Il 13 maggio 2024 è stata pubblicata sulla GUUE la Comunicazione della Commissione C/2024/3209 “Nota di orientamento relativa a talune disposizioni del Reg. (UE) 2024/795 che istituisce la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa – STEP”. Tale Nota puntualizza quali siano i settori tecnologici STEP che, com’è noto, nel Regolamento del 29.02.2024 erano delineati in termini generali.
La “Nota di orientamento” della Commissione sui “settori tecnologici STEP”, oltre a delinearli più puntualmente, ha il merito di evidenziare che, trattandosi di settori a forte dinamica innovativa, «il campo di applicazione del “Regolamento STEP” non è fisso, ma può evolversi in funzione dei cambiamenti tecnologici e/o degli sviluppi geopolitici e del commercio internazionale e la presente nota di orientamento non preclude sviluppi futuri dell’ambito di applicazione» (p. 4).
I settori del primo cluster sono ripresi, di fatto, dall’Allegato alla Raccomandazione della Commissione relativa ai settori tecnologici critici per la sicurezza economica dell’UE (Raccomandazione C(2023) 6689 del 3 ottobre 2023). Più nello specifico le tecnologie digitali del I cluster della STEP (si veda la figura che segue) fanno riferimento alla Decisione (UE) 2022/2481 del 14 dicembre 2022 che stabilisce il Programma strategico dell’Unione per il decennio digitale e all’Allegato alla Raccomandazione della Commissione C(2023) 6689 del 3 ottobre 2023 che indica 10 aree tecnologiche critiche per la sicurezza europea.

Fig. 4 – Tecnologie digitali del primo cluster della STEP

La “Nota di orientamento” della Commissione a p. 8 puntualizza che i settori di applicazione delle biotecnologie – si veda la figura che segue – «comprendono i settori bioindustriali (ad esempio materiali di imballaggio tessili, compositi, isolanti e da costruzione, biocarburanti, vernici, adesivi, solventi); i servizi ambientali (ad esempio biosensori, decontaminazione del suolo/dell’acqua/dell’aria); il settore agroalimentare (ad esempio i biofertilizzanti) o i settori farmaceutico e medico (ad esempio vaccini, organoidi, terapia genica e cellulare)».

Fig. 5 – Settori biotecnologici del terzo cluster della STEP

[3] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca dell’Associazione Centro Studi Funds for Reforms Lab “Le politiche e i fondi dell’UE (nella programmazione 2021-2027)”, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione del 20 Marzo 2023.