Lo scorso 2 Dicembre la Commissione Europea, dopo un lungo negoziato, ha approvato il Piano Strategico nazionale della Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2023-2027. Il Piano Strategico nazionale della PAC 2023-2027 (PSP) ha una dotazione finanziaria di quasi 37 miliardi di Euro (incluso il co-finanziamento nazionale), quasi 16 dei quali sono riservati agli interventi a sostegno dello sviluppo rurale.
La PAC, fra le grandi politiche europee, è quella che nel periodo di programmazione in corso si caratterizza per le innovazioni più rilevanti. [1] A mio avviso, le tre più dirompenti sono quelle proposte schematicamente nella figura 1 ed esaminate brevemente nei paragrafi successivi.
Fig. 1 – Le grandi innovazioni della PAC 2023-2027
La semplificazione del sistema “concatenato” di Obiettivi Generali, Specifici e tipi di intervento della PAC
I nuovi Regolamenti per la PAC 2023-2027 prevedono una forte semplificazione del sistema “concatenato” di Obiettivi Generali, Specifici e anche dei tipi di intervento del I e del II Pilastro della PAC (si vedano la figura 2 e la figura 3). Preme evidenziare che:
- a fronte della conferma di tre Obiettivi Generali della PAC, per il periodo 2023-2027 sono previsti 9 Obiettivi Specifici “verticali” e un Obiettivo Specifico “orizzontale” volto a promuovere conoscenza e innovazione nel settore agricolo (si veda la figura 2);
- una forte semplificazione interessa, in particolare, gli interventi per lo sviluppo rurale, per i quali si passa dalle 20 Misure iniziali della programmazione 2014-2020 (diventata poi 2014-2022) a soli 8 tipi di intervento (si veda la figura 3).
Fig. 2 – Obiettivi Generali e Obiettivi Specifici della PAC 2023-2027
I Piani Strategici nazionali della PAC che riuniscono i grandi ambiti di intervento della PAC
L’attuazione del sistema “concatenato” di Obiettivi e interventi del I e del II Pilastro avviene tramite dei Piani Strategici nazionali della PAC (PSP) che, appunto, danno corso a tutti gli interventi della PAC con contributi del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Questo significa che i tre grandi ambiti di intervento della PAC – “pagamenti diretti”, “sostegno settoriale” e “interventi per lo sviluppo rurale” – saranno attuati tutti nell’ambito dei PSP nazionali (si veda la figura 3). Questo implica parimenti che non vi saranno più dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) gestiti autonomamente dalle Regioni, bensì queste attueranno gli interventi a sostegno dello sviluppo rurale tramite i Complementi regionali allo Sviluppo Rurale (CSR) sotto il coordinamento generale del Dicastero che presiede le politiche agricole (ora denominato Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste – MASAF). [2]
Fig. 3 – Ambiti di intervento dei PSP della PAC 2023-2027
Il “New Delivery Model” della PAC 2023-2027
La più grande – e complessa – innovazione è costituita dal superamento di un sistema di rimborso agli Stati di fatto fondato sul solo rispetto delle regole a un sistema ampiamente informato a principi “performance oriented”, sistema battezzato “New Delivery Model”. In estrema sintesi, i nuovi Regolamenti sulla PAC 2023-2027 prevedono delle “conseguenze finanziarie” (decurtazioni delle risorse assegnate agli Stati Membri) se non vengono rispettate delle condizioni disciplinate dal regolamento “orizzontale” sulla PAC 2023-2027 (Reg. (UE) 2021/2116). Il c.d. “New Delivery Model” impone a tutti gli Stati di rafforzare la programmazione degli interventi, la programmazione annuale degli output da realizzare e delle spese rendicontabili a valere degli output quantificati (sulla cui base si deve effettuare annualmente la c.d. “performance clearance”, che si concentra, pertanto, sulle realizzazioni) e la capacità di formulare obiettivi intermedi e finali realistici per gli indicatori di risultato (sulla cui base viene implementato la c.d. “performance review”). [3]
La “performance review” prevede che vi saranno “conseguenze finanziarie” (prima sospensione e poi, quale extrema ratio, decurtazione delle risorse assegnate) se nel 2025, 2026 e 2027 emergessero dei divari alquanto consistenti fra valore programmato di 22 indicatori di risultato dei PSP 2023-2027 e valore rilevato a consuntivo. [4]
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[1] Queste innovazioni, ovviamente sono esposte nei Regolamenti di base della PAC 2023-2027, che sono stati approvati a Dicembre 2021:
Reg. (UE) 2021/2115 che è il regolamento che disciplina i PSP 2023-2027;
Reg. (UE) 2021/2116 che è il regolamento “orizzontale” che disciplina l’attuazione e la rendicontazione degli interventi della PAC 2023-2027;
Reg. (UE) 2021/2117 sulle OCM e sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari.
[2] L’attuazione degli 8 tipi di intervento dello sviluppo rurale sarà demandata di fatto alle Regioni (eccezion fatta per gli interventi di sostegno alla gestione del rischio, la cui gestione sarà in capo al MASAF), ma nell’ambito di una ripartizione delle competenze multi-livello, per cui si registra il superamento dello strumento dei Piani di Sviluppo Rurale e il passaggio a un sistema coordinato secondo l’ordinamento costituzionale del nostro Paese.
[3] Cfr. CAGLIERO R., D’ALICANDRO N., CAMAIONI B. (2021); Il New Delivery Model e la lettura della performance nella PAC 2023-2027, tra opportunità, criticità e incertezze; Rivista online AgriCalabria N. 4/2021; RETE RURALE NAZIONALE – RRN (2022); Elementi chiave per la programmazione degli output del PSP 2023-2027, Roma.
[4] Questo contributo è un “work in progress” elaborato nell’ambito del progetto di ricerca del Centro Studi Funds for Reforms Lab “Politica di sviluppo locale e Strategia Nazionale per le Aree Interne”.